Alla scoperta di Macerata

In quest’estate di crisi sanitaria ed economica, il turismo italiano è in ginocchio. Scopriamo insieme a Città Nuova “l’Italia nascosta”, i luoghi del nostro Paese che forse abbiamo sempre sottovalutato ma che in realtà nascondono tesori e meraviglia. Macerata ad esempio
Macerata. Orologio planetario. Di PaWik - Opera propria commons.wikimedia

Continua anche questo martedì il nostro viaggio per l’Italia, alla scoperta delle bellezze nascoste o poco conosciute del nostro Paese. Dopo la Sardegna, la Lombardia e la Toscana, oggi ci recheremo in un’altra regione italiana del centro Italia, più precisamente le Marche.  Oggi, infatti, la rubrica “L’Italia nascosta” vi porterà a Macerata, una città di origini antichissime di 41.200 abitanti (aggiornato al 30/11/2019).  Macerata sorge su di un colle a 315 metri sul livello del mare e si trova tra la vallata del fiume Potenza a nord e quella del fiume Chienti a sud.

Famosa per essere una delle città più belle e ricche di storia delle Marche, Macerata sorge oggi sulle rovine dell’antica Helvia Recina, città fondata da Settimio Severo e distrutta dal re visigoto Alarico nel 408. Dopo essere divenuta Comune nel XII secolo, crebbe e prosperò rapidamente, fino a divenire vescovado con il titolo di città nel 1320. Oggi, a secoli di distanza, Macerata e la sua provincia rimangono un centro culturale di grande rilievo per il nostro Paese e una culla di tradizione e storia di inestimabile valore.

Il nostro tour della città inizia dallo Sferisterio, un teatro magnifico ed eclatante esempio di edificio in stile neoclassico. Progettato dal giovane architetto Ireneo Aleandri ed inaugurato nel 1829, è finanziato dai Cento consorti, cittadini maceratesi benestanti che volevano una struttura per il gioco della palla col bracciale, sport in voga nella metà dell’Ottocento. Oggi questo luogo suggestivo ospita ogni anno il Macerata Opera Festival, un evento atteso dai cittadini maceratesi e non solo nato nel 1967 e che ha ospitato artisti celeberrimi come Luciano Pavarotti e Placido Domingo.

Per rimanere in tema teatrale e musicale, poco distante dallo Sferisterio proseguendo verso nord-ovest, si trova un altro teatro molto storico importante per la città di Macerata: il Teatro Lauro Rossi. Questo luogo ricco di storia è stato realizzato tra il 1765 e il 1774 ed è stato poi intitolato al musicista Lauro Rossi nel 1884.

Dopo aver visitato questi due luoghi culturali così suggestivi, non potete perdervi Palazzo Buonaccorsi, sede attuale del Museo Civico di Macerata. Questo edificio sorge nel cuore della città e la sua costruzione è stata voluta nel Settecento dalla famiglia Buonaccorsi in seguito al conseguimento del patriziato cittadino. Nonostante le complesse vicende edilizie che ha subito durante la sua costruzione, il palazzo con la loggia e i saloni decorati, i soffitti a cassettoni e le pitture di soggetto mitologico dell’appartamento nobile è una sorpresa sala dopo sala, un vero spettacolo architettonico e artistico. Dopo essere divenuto proprietà del Comune di Macerata nel 1967 e poi sede dell’Accademia di Belle Arti, oggi il complesso ospita le collezioni comunali, raccolte di opere d’arte antica e moderna.

Terminata la visita al Palazzo Buonaccorsi, vi consigliamo di proseguire la passeggiata per il centro storico di Macerata verso il Duomo di San Giuliano, la chiesa cattedrale della diocesi di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia. Inizialmente sul terreno che oggi occupa il duomo sorgeva una chiesa rurale, sempre dedicata a San Giuliano, eretta nel 1022. Dal XIV secolo iniziano dei lavori di ampliamento della struttura che dureranno per secoli; infatti, tutte le costruzioni presenti verranno unificate solo nel 1771 e formano quello che oggi è il duomo, un’unica grande cattedrale in stile neoclassico.

Avete ancora del tempo prima di rientrare a casa? Se vi trovate a Macerata in un giorno feriale potete visitare l’aula magna dell’Università di Macerata, una delle più antiche al mondo perché fondata nel 1290. Elegante e decorata con affreschi e legno pregiato, è il cuore pulsante dell’Ateneo maceratese, che conta più di dodicimila studenti, cinque Dipartimenti, tre Scuole di specializzazione, undici corsi di laurea triennale e quindici Corsi di laurea magistrale.

Altri luoghi da non perdere nei dintorni della città?

Recanati, a 20 chilometri a nord di Macerata, è una cittadina di poco più di ventimila abitanti divenuta celebre per essere il luogo natale del poeta Giacomo Leopardi. Il centro storico è molto caratteristico e sembra essersi come fermato al tempo del poeta, vissuto a cavallo dei secoli XVIII e XIX. Consigliamo vivamente una visita a Palazzo Leopardi, dimora storica della famiglia del poeta e oggi museo.

Al suo interno, infatti, è possibile visitare l’enorme biblioteca che il padre di Giacomo Leopardi, il conte Monaldo, ha costruito, in quanto appassionato di arte e cultura. Il palazzo, inoltre, si trova a due passi dall’ “ermo colle”, luogo nel quale si pensa che Leopardi abbia composto la sua celeberrima poesia “L’infinito”.

Un altro borgo molto caratteristico è Tolentino, famoso per il Santuario Basilica di San Nicola da Tolentino, un luogo di grande rilievo artistico e religioso. Merita una visita non solo la Basilica ma anche il bellissimo chiostro agostiniano e il complesso del monastero, che offre ospitalità anche ai gruppi di pellegrini che si dirigono verso la città di Loreto.

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