Alla scoperta di Cremona

In quest’estate di crisi sanitaria ed economica, il turismo italiano è in ginocchio. Scopriamo insieme a Città Nuova “l’Italia nascosta”, i luoghi del nostro Paese che forse abbiamo sempre sottovalutato ma che in realtà nascondono tesori e meraviglia
Cremona, Foto Wikipedia

Dopo esserci avventurati nella sorprendente città di Sassari, la seconda tappa di questo viaggio alla scoperta delle meraviglie nascoste o poco conosciute del nostro Paese ci porta in Lombardia, più precisamente a Cremona.

Questa piccola città di 72680 abitanti si trova nella parte più settentrionale della regione, proprio al confine con l’Emilia-Romagna. Questa zona di confine è proprio il cuore della Pianura Padana ed è attraversata dal Fiume Po, che funge anche da frontiera naturale tra Lombardia ed Emilia-Romagna.

L’origine del nome della città di Cremona sembra essere preromana, forse gallica, e potrebbe essere legata alla variante prelatina “carm” del termine “carra“, cioè sasso, roccia, e dal comune suffisso prelatino –ona. Di un’altra scuola di pensiero, invece, è stato tra il 1185 e il 1215 Sicardo, vescovo di Cremona. Secondo quest’ultimo, infatti, un certo Brimonio, troiano, scappò dalla patria distrutta e fondò Brimonia, che col tempo divenne Cremona.

Nell’immaginario collettivo, Cremona è la città del violino perché proprio qui è nato Antonio Stradivari, uno dei più famosi liutai italiani, famoso in tutto il mondo per la qualità degli strumenti musicali che solo lui sapeva realizzare. Ecco perché vi proponiamo di iniziare la visita della città proprio dal Museo del Violino, che si trova proprio nel centro della città.

Nato nel 1893 grazie alla donazione di Giovanni Battista Cerani, che donò al comune di Cremona diversi strumenti musicali e modelli di proprietà di grandi liutai cremonesi, fra cui Antonio Stradivari, il Museo del Violino è organizzato in dieci sale che permettono ai visitatori non solo di ammirare la meravigliosa collezione esposta ma anche di ricostruire la storia di questo elegante strumento musicale. Inoltre, all’interno del museo è stato allestito, in quello che fu originariamente il salone delle adunate del Palazzo dell’arte, un auditorium da 464 posti intitolato all’imprenditore Giovanni Arvedi e realizzato da Yasuhisa Toyota. Senz’altro un luogo decisamente suggestivo.

Una volta terminata la visita al Museo del Violino, vi consigliamo di proseguire la visita della città di Cremona addentrandovi ulteriormente nel centro storico. Passeggiare per le vie di Cremona è molto piacevole e spesso sui muri delle case si incontrano murales artistici e spiritosi. Poco lontano dal museo c’è anche una statua intitolata proprio ad Antonio Stradivari e se avete tempo e vi incuriosisce vi consigliamo anche una breve visita al Palazzo del Comune. L’edificio, risalente al XIII secolo nella sua struttura originaria e poi modificato nel XV secolo, non solo stupisce per la sua imponenza e per l’eleganza delle sale al suo interno, ma anche per la sua storia perché è un vero esemplare dello stile del broletto lombardo, cioè l’area recintata dove nel Medioevo si svolgevano le riunioni cittadine.

 

Uscendo dal Palazzo del Comune troverete i tre monumenti principali della città. Sulla destra si trova il Battistero di San Giovanni Battista, un bellissimo edificio a pianta ottagonale che risale al 1167. Perché optare per una pianta ottagonale? Questo numero non è casuale e simboleggia l’eternità perché nell’antichità era l’unione del sette, il tempo, più l’uno, Dio.

A sinistra del Battistero si staglia imponente il Duomo di Cremona. Questa cattedrale, intitolata a Santa Maria Assunta, è un tempio romanico continuamente riadattato con elementi goticirinascimentali e barocchi e nasconde nella sua cripta un meraviglioso cielo stellato affrescato sulle volte a crociera. Sempre nella cripta è conservata la preziosa Arca dei santi Marcellino e Pietro.

Per ultimo sulla Piazza del Comune si erge il Torrazzo, il monumento simbolo della città di Cremona. Con i suoi 112, 54 metri e 502 scalini della scala al suo interno è una delle torri campanarie medievali in laterizi più alte d’Europa. Se non avete paura dell’altezza vi consigliamo vivamente di raggiungere la sua cima per godervi una vista mozzafiato sull’intera città.

Oltre ai violini e alle botteghe dei liutai, per quale altro motivo è famosa Cremona? Per il suo torrone. Questo dolce tipico del periodo natalizio e invernale non è altro che un impasto di albume d’uovo, miele e zucchero, farcito con mandorle, noci, arachidi o nocciole e spesso ricoperto da due ostie. Nella sua versione tradizionale cremonese, il primo torrone sarebbe stato servito il 25 ottobre 1441 in occasione del banchetto di nozze di Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti. Il dolce sarebbe stato modellato come la forma della Torrazzo e da questo avrebbe preso il suo nome. Questo episodio viene rievocato ogni anno con una Festa del Torrone, un evento che raduna in città centinaia di turisti amanti dell’arte e di questo dolce.

Altri luoghi da non perdere nei dintorni della città?

La Rocca sforzesca di Soncino si trova nell’omonimo comune in provincia di Cremona. Eretta tra il 1473 e il 1475, ha avuto un ruolo fondamentale in termini strategici e politici per il Ducato di Milano sino al 1536. Questo luogo è oggi proprietà del comune di Soncino e ospita ogni anno durante il primo fine settimana di ottobre l’evento “Soncino Medievale”, durante il quale vengono rievocate battaglie storiche medievali in costume.

A Crema, lungo la strada per Bergamo, si trova il Santuario di S. Maria della Croce. Questo luogo sacro molto suggestivo e situato ad un chilometro dal centro del comune di Crema è stato progettato dall’architetto lodigiano Giovanni Battagio, allievo del Bramante, e racchiude nella sua storia numerosi miracoli ed eventi curiosi.

 

 

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