Ho tanto lavoro, sono molto impegnato, non ho molte possibilità economiche, non tocca a me, figurati se posso fare qualcosa io… Quante volte abbiamo sentito queste espressioni. Poi un giorno, e non così raramente, qualcuno ci rassicura: tutto è possibile, basta crederci e operare, direbbe Papa Francesco “usare mente, cuore e mani”.
Alessandra fa la cuoca in una casa di riposo ed è molto impegnata con la sua famigliola: sposata, ha due figli. L’incontro con una coppia di amici ha spinto lei e il marito a fare una scelta coraggiosa, anzi… due.
La prima è stata la disponibilità di tempo e di ascolto. Essere lì per loro, dare a questa famiglia la possibilità di trovare comprensione, amicizia, uno spazio affettivo e solidale, va già contro la fretta e l’ansia che caratterizza spesso questo tempo. E la spinta a guardare altrove. E infatti la coppia ritrova un po’ di serenità, il coraggio almeno per affrontare il periodo complesso. Si rimbocca le maniche, ma la preoccupazione dell’amico riguardo alcune spese a cui non riesce a far fronte, un mutuo pesante, è devastante.
“Mio marito ha visto questo ragazzo molto scosso, che non vuol fare pesare alla moglie questo disagio! Li abbiamo ascoltati cercando di alleggerirli un po’, poi abbiamo preso la decisione”, ha detto Alessandra. Avevano alcuni risparmi da parte, per le emergenze e Alessandra e il marito fanno di questo dolore l’urgenza. Cosa si sarebbero aspettati loro se fossero stati in quella situazione? La regola d’oro “fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te” torna e libera forze di condivisione. Il prestito è erogato e quella più serena è Alessandra, che sta accompagnando anche un conoscente verso il fine vita. Lo trova il tempo e scopre risorse che non sospettava.
Simone è giovane, eppure scopre di avere poco tempo di vita. Lontano da qualsiasi credo, è il momento per lui di valutare tutta una vita e ha paura. Alessandra però non si scoraggia e crea le premesse per fargli percepire che sì, è amato. Un fulmine. Una scossa salutare, anche se comunque dolorosissima. Fino all’incontro con un altrettanto giovane sacerdote che lo accompagna con i sacramenti all’ultimo passo.
Un articolo giornalistico e tante testimonianze di affetto circondano la madre vedova. Spiccano su tutto le parole di Don Michele che rassicura sulla speranza e sulla promessa della vita oltre la morte. Si chiede Alessandra: “E se non avessi chiamato il sacerdote, quale grande opportunità avrei sprecato?”.
E se Alessandra si fosse chiusa nella sua corsa quotidiana e se non avesse rivolto anima e fatiche anche a questo giovane uomo, per testimoniargli un Dio amore?
4 ottobre 2022