Alcune (delle necessarie) “precauzioni per l’uso”

Nel presente intervento, l’autore, in qualità di discussant del contributo di Luigino Bruni pubblicato in questo stesso fascicolo, offre indicazioni a tre livelli: metodologico, di linguaggio e di contenuto, come “precauzioni per l’uso” riguardo all’impiego di una ontologia trinitaria come punto di riferimento ermeneutico, critico e propositivo, in tutti i settori e ambiti umani. L’esposizione intende offrire elementi che permettano di non scadere nella strumentalizzazione o banalizzazione del paradigma trinitario, come pure di evitare affermazioni e passaggi sommari, affrettati o indebiti, nel momento in cui si intenda utilizzare l’“unitrinitarietà” come cifra di comprensione e descrizione della dinamica di rapporti interpersonali volti alla trasformazione della realtà in senso costruttivo, sanante e umanizzante.

La mia è una reazione/commento al contributo di Luigino Bruni, in qualità di discussant. Non essendo un economista, non potrò ovviamente offrire un contributo tecnico in questo campo specifico. Il mio retroterra culturale si colloca in altre discipline umanistiche, per cui proporrò qualche pista di riflessione a partire dal contesto di tali discipline. Lo faccio con tre intenzioni che è necessario premettere. La prima è che non mi limito alla relazione di Bruni in quest’occasione, ma terrò conto anche di altri suoi scritti e interventi, convinto che ciò possa rendere più utile il mio apporto. La seconda è che, essendo il Seminario composto non solo da docenti ma anche da studenti, le “precauzioni per l’uso” a cui accennerò, le spiegazioni e il linguaggio (in qualche tratto persino colloquiale) che utilizzerò, sono proposti pensando soprattutto a questi ultimi, non dando quindi per scontato conoscenze che si potrebbero presupporre in un discorso tecnico rivolto a esperti. Infine, ho la speranza che le sintetiche indicazioni offerte, a mo’ semplicemente di stimolo data la brevità dell’intervento, abbiano valore e possano essere utili in un orizzonte ben più ampio di quello dell’economia.

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