Africa e farmaci contraffatti

In Africa, ma anche in Asia, si sta sviluppando un mercato parallelo di farmaci falsi o contraffatti, spesso inutili se non dannosi o anche pericolosi. In alcune regioni, come il Sahel, la vendita di questi falsi medicinali viene utilizzata da gruppi armati e jihadisti come metodo di finanziamento.

La proliferazione di farmaci contraffatti in Africa sta provocando una crisi per la salute pubblica. Sembra che sia stato raggiunto un livello di allerta. L’industria farmaceutica contraffatta è fiorente in Africa occidentale. La vendita di farmaci per strada è un fenomeno comune e in molti paesi la vendita di prodotti farmaceutici è più un mestiere che una professione. Secondo dati raccolti dall’Oms, in Africa almeno il 30% dei farmaci è contraffatto.

La Nigeria è considerata il fulcro del traffico di medicine contraffatte nel continente. Nel 2009, 84 bambini sono stati uccisi da un lotto di sciroppo per la dentizione contenente glicole dietilenico, un solvente industriale presente nell’antigelo e nel liquido dei freni. Due dipendenti dell’azienda che ha prodotto lo sciroppo sono stati giudicati colpevoli da un tribunale.

Con circa 116 mila decessi l’anno causati da farmaci antimalarici falsificati o scaduti nella sola Africa subsahariana, gli interventi legali potrebbero essere una questione di vita o di morte.

A livello globale, il commercio di prodotti farmaceutici contraffatti vale fino a 200 miliardi di dollari l’anno, con l’Africa che è una delle regioni più colpite, secondo le stime dell’industria farmaceutica. Il continente africano importa quasi il 90% dei prodotti farmaceutici, il che lo rende particolarmente vulnerabile.

L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) afferma che il 42% di tutti i farmaci falsi segnalati tra il 2013 e il 2017 proveniva dall’Africa, dove i sistemi sanitari deboli e la povertà hanno favorito l’emergere di questo mercato. Poco represso, questo mercato è redditizio e attira l’interesse di organizzazioni criminali e contribuisce sempre di più al finanziamento del terrorismo.

In alcuni Paesi africani si stima che i farmaci contraffatti costituiscano il 30-60% dei medicinali disponibili.

L’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine e l’Organizzazione mondiale delle dogane hanno istituito un’unità speciale per aiutare gli stati della regione a combattere le reti criminali.

Bob Van den Berghe, consulente dell’unità speciale, ha raccontato che l’anno scorso in un porto dell’Africa occidentale, un contenitore etichettato come contenente “donazioni umanitarie” e del peso di 81 kg, in realtà conteneva prodotti farmaceutici contraffatti che sono stati sequestrati.

Antibiotici, antidolorifici, antimalarici o contro l’impotenza sono i più contraffatti. Si tratta di farmaci tradizionali e di quelli più innovativi, venduti sia in confezione che singolarmente. Ma invece di curare, potrebbero peggiorare le condizioni di chi li utilizza, o addirittura uccidere. Secondo l’Oms, un farmaco su dieci nel mondo è contraffatto. Può essere dosato in modo errato o contenere sostanze diverse da quelle dichiarate. Questo tipo di contraffazioni proviene molto spesso dall’Asia, e sono prodotte soprattutto in Cina, India o Pakistan.

La Costa d’Avorio, la Guinea-Bissau, la Liberia e la Sierra Leone hanno sequestrato 19 tonnellate di medicinali contraffatti nel 2018.

In Costa d’Avorio nel 2019 i trafficanti sono stati intercettati mentre tentavano di contrabbandare 12 tonnellate di prodotti farmaceutici contraffatti provenienti dal Ghana.

A Lomé, in Togo, a luglio 2020 sono state distrutte quasi 67 tonnellate di prodotti farmaceutici contraffatti, sequestrati tra giugno 2018 e giugno 2019. E a metà novembre scorso, ad Abidjan, la gendarmeria ivoriana ha effettuato un sequestro record di 200 tonnellate di medicinali falsi.

Nel 2017, un’operazione, guidata dall’Interpol in sette paesi dell’Africa occidentale, ha sequestrato oltre 420 tonnellate di prodotti farmaceutici illeciti. Quasi 20 tonnellate di medicinali falsi sono state sequestrate in Mali tra il 2015 e il 2018.

Nel settembre 2016, un terzo dei 126 milioni di confezioni di medicinali falsi sequestrati in sedici porti africani durante un’operazione dell’Organizzazione mondiale delle dogane, erano destinate alla Nigeria. Vera e propria porta africana per questo traffico, il gigante anglofono sta invadendo il mercato della regione e contribuisce alla prosperità dei trafficanti.

Nel marzo 2019, quando il Niger ha lanciato una campagna per immunizzare i bambini contro la meningite, le autorità sanitarie hanno scoperto la circolazione di un vaccino adulterato. Due anni prima, la polizia aveva sequestrato 13 tonnellate di vaccini contraffatti provenienti dall’India: alcune fiale contenevano solo acqua.

Il traffico di medicinali falsi, essendo molto redditizio, è ancora più preoccupante nei Paesi del Sahel, perché aiuta a finanziare gruppi armati e jihadisti. L’Istituto di ricerca contro le contraffazioni dei medicinali (Ircam), che ha sede a Parigi, stima che in questo campo con una spesa di 1.000 dollari se ne possano ricavare fino a 500 mila.

È una carneficina silenziosa, che colpisce soprattutto i più poveri, che acquistano blister di antibiotici per strada. Ma anche le classi medie sono sempre più preoccupate, perché questi farmaci falsi si vendono ormai anche in alcune farmacie.

 

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