Adottare: una lunga strada

Non sempre in salita, non sempre in discesa. Un seme di accoglienza.
Bambini asiatici

Quando si entra nella sede operativa di Azione per Famiglie Nuove onlus, un bell’ufficio luminoso a Grottaferrata, vicino Roma, colpisce la disponibilità di coloro che vi lavorano. Regalano sorrisi, operano in allegria. Un team affiatato ed efficiente, guidato – come una famiglia – da Alberto e Anna Friso. Sposati da 44 anni, mettono la propria esperienza al servizio degli altri.

 

Anna e Alberto, perché Afn?

«La nostra è una proposta di fraternità costruita con la fraternità. In pratica, siamo una comunità di persone che si rivolge ad una famiglia più allargata, non un’istituzione o un organismo anonimo. Interagiamo con le persone che aiutiamo, vogliamo creare rapporti. La nostra proposta si fonda su questa visione comunitaria dall’inizio alla fine».

 

Cosa rappresenta la famiglia per voi?

«Cerchiamo di calare la spiritualità di comunione nella vita, affinché tutte le famiglie siano una famiglia sola. È questo il nostro slogan, insieme a quello nato dalle esperienze fatte dal Movimento Famiglie nuove: “Una famiglia una casa”. Ogni famiglia va salvaguardata innanzi tutto nella sua soggettività, ma anche perché è parte della grande famiglia umana. Grazie all’impegno di tante famiglie che hanno messo insieme, con sacrifici, i propri soldi, abbiamo già costruito oltre 120 casette nei vari continenti, una più bella dell’altra, per accogliere famiglie che vivevano sotto i cartoni. Quelle che ricevono gli aiuti, a loro volta, si industriano per mettere da parte qualche risparmio in modo da aiutare altre persone in difficoltà. Partiamo da un soggetto individuale, ma siamo e vogliamo essere una realtà comunitaria. Tutti membri di un unico corpo: senza questo, non esistiamo».

 

Cosa contraddistingue Afn?

«Per noi, lavorare per le altre famiglie è come avere un piede in cielo e uno in terra. Dove c’è l’amore, e nei nostri progetti l’amore c’è, si avverte il profumo, la grandezza del divino, di quello che sarà per sempre, dell’eternità. È bello pensare di lavorare per una cosa che non finirà mai…».

 

 

 

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