Accordo tra governo e Aspi: Benetton fuori dal cda

L’accordo, non ancora definitivo, tra il governo e Autostrade è stato raggiunto: i Benetton usciranno dal consiglio di amministrazione della società concessionaria.

I Benetton usciranno dal consiglio di amministrazione della società concessionaria. Questa è la decisione dopo un consiglio dei ministri che si è protratto fino all’alba. Cassa depositi e prestiti, una controllata del Ministero delle finanze, dovrebbe diventare azionista di maggioranza di Aspi con il 51% delle quote, rendendo la società di fatto una public company. Il governo ha ottenuto quello che voleva e la rischiosa recessione del contratto sembra quindi evitata. Si tratta, in ogni caso, ancora di una bozza, ma la direzione è stata stabilita.

L’accordo

Il punto su cui si giocava l’accordo era il ruolo della famiglia Benetton all’interno della società, che attualmente possiede l’88% delle quote di Aspi attraverso la holding Atlantia. La famiglia ha accettato di tirarsi indietro con un percorso diviso in due fasi, che dovrebbe durare da sei messi ad un anno.

Nella prima fase è previsto l’ingresso di Cassa depositi e prestiti e ci sarebbe lo scorporo di Atlantia da Aspi: la holding dei Benetton scenderà al 10/12% delle quote, soglia sotto la quale non è possibile entrare nel cda.

La seconda fase prevede una quotazione in borsa e un aumento del capitale, che porterà la società ad avere un azionariato alto, fino al 50%, in cui potrebbero entrare nuovi soci. «In alternativa – si legge in un comunicato stampa del Consiglio dei ministri – Atlantia ha offerto la disponibilità a cedere direttamente l’intera partecipazione in Aspi a Cassa depositi e prestiti e a investitori istituzionali di suo gradimento». La transizione sarà gestita dai ministri dell’economia e delle infrastrutture.

Il risultato raggiunto nella notte è stato inaspettato, in quanto l’ultimatum del governo sull’accettazione da parte di Aspi di un accordo favorevole allo Stato e la prima proposta della società che lunedì è stata smontata dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, sembravano aver allontanato ulteriormente le parti in causa.

Aspi ha inviato nella notte quattro lettere per perfezionare la bozza e ci sono state differenze di vedute tra le fazioni politiche della maggioranza, in sede di consiglio. Mentre il Partito democratico si è dimostrato più prudente sulla revoca della concessione, gli esponenti di Italia Viva erano del tutto contrari. I rappresentanti del Movimento 5 stelle sono rimasti insoddisfatti dalla lunghezza dei tempi con cui si prevede l’uscita della famiglia Benetton dal cda.

Gli altri punti della bozza

Ci sono altri punti della bozza intorno ai quali è stato costruito l’accordo. I 3,4 miliardi di euro, già promessi da Aspi come indennizzo per il ponte Morandi, sono stati confermati. Autostrade ha poi accettato di rivedere l’entità della penale prevista in caso di revoca della concessione, in modo da rendere più agevole per lo Stato il recesso dal contratto qualora fosse necessario in futuro: come previsto dall’articolo 35 del Milleproroghe la penale dovrebbe passare da 23 a 7 miliardi di euro. Saranno intensificati il piano dei controlli e quello della manutenzione dei quasi 3 mila chilometri di rete autostradale gestita dalla società concessionaria, oltre a un significativo abbassamento delle tariffe. Sono previste maggiori sanzioni in caso di violazioni da parte dell’azienda. Inoltre, Aspi rinuncerà a fare ricorso a una serie di questioni, compresa la legittimità del Milleproroghe.

Dopo il crollo del ponte Morandi del 14 agosto 2018, il Movimento Cinque stelle ha più volte minacciato la revoca delle concessioni. Un dibattito che ha subito un’accelerazione in vista dell’inaugurazione del nuovo ponte sul Polcevera, prevista per i primi giorni di agosto e dopo l’annuncio del ministro delle infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli sulla restituzione della nuova infrastruttura ai Benetton.

L’accordo non è ancora definitivo, dunque non è detto che non si torni a parlare di revoca delle concessioni, ma la direzione sembra essere stata stabilita dalla bozza di questa notte.

 

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