Acceso il fuoco sacro di Olimpia

Spettacolare cerimonia al Tempio di Era. Dopo una piccola parentesi in Grecia, 8 mila tedofori porteranno la fiaccola lungo le strade del Regno Unito
fiamma olimpica

Il rito è sempre lo stesso, ma il fascino rimane comunque inalterato. Nel corso di una lunga e coreografica cerimonia che si è svolta ad Olimpia, nel luogo dove venivano celebrate le Olimpiadi antiche, la prima sacerdotessa, impersonata dall’attrice greca Ino’ Menegaki, ha acceso giovedì mattina il “fuoco sacro di Olimpia”, uno dei simboli più conosciuti delle Olimpiadi, sfruttando uno specchio parabolico concavo fatto apposta per concentrare i raggi del sole.

Poi, intorno alle 11.30, ha consegnato un ramoscello d’ulivo al primo tedoforo, Spyros Gianniotis, un nuotatore greco la cui mamma è inglese, ed ha acceso un esemplare della fiaccola realizzata dal comitato organizzatore delle Olimpiadi di Londra 2012 che Gianniotis teneva nella mano destra. Da quel momento è cominciata ufficialmente la “staffetta della torcia olimpica” che, dopo aver percorso in una settimana circa 3 mila chilometri sul suolo ellenico, porterà il “fuoco sacro” ad Atene il prossimo 17 maggio. Da lì, il giorno successivo, questo sarà poi trasportato nel Regno Unito, dove verrà portato in giro per le strade della nazione ospitante i Giochi, passando di mano in mano in una staffetta suggestiva e altamente simbolica.

Un viaggio lungo 8 mila miglia – Si parte il prossimo 19 maggio dall’estremità sud-ovest dell’Inghilterra, in Cornovaglia (per la precisione dal Land’s End, ovvero, letteralmente, “la fine della terra”), e si arriverà a Londra il 21 luglio. Da quel momento, per sei giorni, saranno attraversati tutti i quartieri della metropoli britannica fino a che, la sera del 27 luglio, nel corso della cerimonia di apertura dei Giochi, l’ultimo tedoforo accenderà il tripode posto all’interno del nuovo Olympic Stadium. Durante questo viaggio, lungo esattamente 8 mila miglia (12.875 chilometri), saranno toccate tutte le più importanti città dell’Inghilterra, in un percorso che, assicurano gli organizzatori, porterà la fiaccola a passare a meno di dieci miglia di distanza dalle abitazioni del 95 per cento della popolazione britannica, cercando così di far entrare gradualmente nel “clima olimpico” tutto il Paese. Si passerà anche per l’Irlanda del Nord, per il Galles, per la Scozia e, anche se per un breve tratto, per la “Repubblica d’Irlanda” (la fiaccola sarà a Dublino il 6 giugno), grazie ad una scelta “politica” altamente simbolica.

Una staffetta composta da 8 mila tedofori – Dopo un’accurata valutazione tra i tantissimi candidati che ne avevano fatto richiesta, per questa particolare staffetta alla fine sono stati selezionati 8 mila tedofori (700 “celebrità” e 7.300 volontari “comuni”), tutti scelti in base a specifiche “virtù di coraggio e determinazione” o per “il contributo dato alle comunità locali di appartenenza”. Ciascuno di loro porterà la fiaccola per 270 metri. La porteranno correndo e camminando, in bicicletta o in moto, su un tram o un treno, ma anche sfruttando mezzi di trasporto inusuali come una mongolfiera o un sidecar. Tantissimi saranno i giovani che avranno questo privilegio, tra cui 212 bambini di 12 anni (altra scelta simbolica, in questo caso con un chiaro riferimento all’anno in corso, il 2012 appunto). Ci saranno poi reduci dall’Afghanistan e alcuni “vecchietti arzilli” come Diana Gould, cittadina londinese che compirà 100 anni il prossimo 23 maggio, proprio durante il viaggio della torcia olimpica.

Una fiaccola con 8 mila fori – La fiaccola di Londra 2012 è stata interamente realizzata in metallo dorato (per richiamare la lucentezza e il calore che contraddistinguono la fiamma olimpica), ed ha una particolarità che la rende decisamente originale rispetto a tutte quelle che l’hanno preceduta: sulla sua superficie, infatti, sono presenti ben 8 mila fori attraverso i quali si potrà vedere il meccanismo che alimenterà il fuoco. Questo numero non è stato scelto a caso, ovviamente, ma vuole rappresentare appunto sia il corrispondente numero di tedofori che avranno l’onore di portare in giro la fiaccola per tutto il Regno Unito, sia il numero di miglia che verranno percorse. Allo stesso tempo, questa soluzione ingegneristica permetterà di alleggerire il peso della torcia e consentirà quindi un surriscaldamento notevolmente inferiore rispetto alle versioni precedenti. La fiaccola, alta ottanta centimetri, è stata interamente realizzata in alluminio ed ha una forma triangolare, anche qui per una scelta non solo artistica quanto piuttosto simbolica, volendo richiamare il numero tre, da tanti considerato il “numero perfetto”: tre, come le parole che compongono il motto olimpico (“Citius!, Altius!, Fortius”, ovvero “Più veloce! Più in alto! Più forte!”); tre come i fondamentali valori delle Olimpiadi (rispetto, amicizia ed eccellenza); tre come i principali obiettivi che si è posto il comitato organizzatore di questa edizione dei Giochi (sport, educazione e cultura); e infine tre come le edizioni delle Olimpiadi ospitate dalla città di Londra (1908, 1948 e 2012).

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