Abiti da sposa solidali

Nel laboratorio della Caritas di Prato si dà nuova vita ai vestiti della nonna o della mamma. E non solo…
Abiti da sposa usati, vengono aggiustati e rimodernati. Per beneficienza. Caritas Prato

Dare nuova vita all’abito da sposa della mamma o della nonna: è quello che succede nel laboratorio di sartoria della Fondazione Caritas di Prato dove i vecchi abiti da sposa vengono aggiustati e modernizzati. Il ricavato va tutto nella carità

La scelta dell’abito da sposa è uno dei momenti più importanti per chi decide di compiere il grande passo, ma chi lo dice che il vestito bianco non possa essere di seconda mano? Da qualche anno, nel laboratorio di sartoria della Fondazione Caritas di Prato, le spose possono portare gli abiti delle nonne o delle mamme che vengono aggiustati e modernizzati dalle mani esperte di Perla.

«L’idea – ci racconta Beatrice Conti, Responsabile del Laboratorio Caritas di Prato – ci è venuta 3 anni fa grazie alla donazione di alcuni abiti da sposa provenienti da un negozio vintage. I vestiti risalivano agli anni Ottanta, così con Perla, la sarta del laboratorio, abbiamo deciso di dargli una nuova vita e di modernizzarli secondo il gusto dei nostri tempi».

Da quel momento, Perla e Beatrice lavorano insieme per venire incontro alle richieste delle spose: «Alcune volte riutilizziamo solo le stoffe del vecchio vestito altre volte applichiamo su una stoffa nuova i ricami dell’abito di famiglia, l’idea alla base del progetto è quella di dare nuova vita ad un abito che altrimenti non verrebbe mai più utilizzato e farlo accompagnando una nuova sposa in uno dei giorni più importanti della sua vita».

Nel laboratorio le spose possono trovare abiti donati e rivisitati ma possono anche portare un abito di famiglia, che quindi ha una sua storia: «Mi piace pensare – continua Beatrice – che utilizzare, in un giorno così importate, il vestito del matrimonio della mamma o della nonna, sia di buon augurio, chi ci ha dato la vita ci accompagna in un nuovo inizio».

Così un vecchio abito, chiuso in un armadio, ritrova la sua bellezza, e fa bene al cuore. Oltre all’aspetto affettivo c’è infatti da considerare quello economico: «I vestiti hanno un costo molto più basso rispetto a quelli degli atelier e tutto il ricavato va nella carità, la felicità di un giorno così importante si somma anche al gesto di amore e generosità verso chi ne ha più bisogno».

Il laboratorio è una realtà solidale attiva da anni che si basa sul principio del riciclo e della condivisione. Quello degli abiti da sposa è infatti uno degli ultimi progetti, ma nel laboratorio vengono realizzati anche piccoli manufatti, articoli da regalo, bomboniere, borse, tappeti e molto altro.

Ma soprattutto il laboratorio offre un servizio per il recupero di persone che vivono in condizione di disagio. Nel laboratorio vengono infatti accolte persone con disabilità, o persone segnalate dalla Caritas che hanno necessità di lavorare: «La maggior parte delle donne che accogliamo arrivano da situazioni molto difficili, nel nostro laboratorio si mettono in moto le mani e la fantasia e mentre si rammenda il vestito si ripara anche l’anima».

 

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