Villa Bergola, un tempo era la sede del vecchio seminario di Varese, ora cede i suoi spazi al Museo Tattile, realizzato grazie all’associazione Controluce, che ha sede a Comerio, che hanno realizzato il sogno dell’Unione italiana ciechi e degli ipovedenti della sezione di Varese.

 

In Italia un museo simile si trova solamente ad Ancona, è il Museo Omero. Lo visitano oltre trentamila persone all’anno, In Europa esiste a Madrid. Un museo straordinario perché permette ai non vedenti di avvicinarsi all’arte, all’ambiente, all’archeologia, alla storia. Contiene oggetti da toccare, da sfiorare, da accarezzare che aiutano a capire il mondo e a sentirsi meno soli e isolati. Dicono i soci di Controluce, che il Museo racconta una realtà da vedere sia con gli occhi che con le dita. Così sono riprodotti edifici, chiese, piccole miniature che riproducono fedelmente i vari modelli architettonici. Lo stile, i segno di un’evoluzione, il patrimonio collettivo ora a disposizione anche di chi non può vedere.

 

Il Museo Tattile offre poi di conoscere più da vicino la geografia, il territorio, l’ambiente che ci appartiene e ci circonda. Con fiumi, colline, montagne. Poi ci sono le Piramidi. Le guide turistiche tridimensionali permettono di viaggiare nelle città d’arte oppure permettono di conoscere le vie d’acqua, compresi i mulini. Negli spazi del nuovo museo ci sono pure gli audiolibri, per rivivere le storie e rivivere le emozioni. Un nuovo modo per riproporre i capolavori della letteratura che si trasformano in una sorta di film da ascoltare con dialoghi, musiche, effetti sonori. All’esterno del museo, invece un’installazione permanente è destinata ai visitatori vedenti che possono scegliere di viaggiare guidati dalle luci oppure di lasciarsi aiutare da vari imput sonori e tattili per capire meglio il valore di tutti i sensi, che si trasformano in supporto vitale della vista.