A tutela degli onesti

Ad Acireale un'iniziativa contro il sovraindebitamento di famiglie e imprese. Un progetto pilota in Italia che coinvolge diversi comuni etnei
Acireale

La preoccupante incidenza dell’indebitamento, tanto per le imprese quanto per le famiglie, messa in luce anche dai più recenti dati ISTAT, trova oggi un’adeguata risposta istituzionale contro il palese rischio di fallimento, emarginazione, e usura: si tratta del cosiddetto “organismo di composizione della crisi da sovraindebitamento”, creato quale modello di fatto pilota in Italia, ad Acireale, comune costiero a nord-est di Catania. Sostanzialmente il debitore, qualora vi siano gli essenziali “presupposti per di incolpevolezza e meritevolezza” citati dalla normativa, potrà proporre ai creditori un piano, una proposta di accordo o di liquidazione del patrimonio, sotto il controllo del Tribunale di Catania.

 

“La tutela gli onesti”, questa l’espressione adottata sulla pagina web occ.comune.acireale.ct.it  del sito del comune di Acireale per enunciare nel dettaglio la normativa, è di fatto un provvedimento attuativo della Legge 3/2012 approvata dal governo Monti per sostenere famiglie, enti privati e aziende che purtroppo spesso, dopo avere pianificato un ordinario percorso di indebitamento convinti di potere pagare, per un evento non riconducibile alla propria responsabilità subiscono una contrazione del reddito e non sono più in grado di fare fronte agli impegni, accumulando soffocanti oneri su oneri.

 

La legge prevede che i comuni possano costituire un “Organismo di composizione della crisi” da sovraindebitamento a cui i cittadini possono rivolgersi per cercare una soluzione:  oltre al comune di Acireale, aderiscono in sinergia i comuni di Aci Bonaccorsi, Aci. S. Antonio, Biancavilla, Calatabiano, Maletto, Mascali, Misterbianco, Paternò, Pedara, Randazzo, San Giovanni La Punta, San Gregorio di Catania, San Pietro Clarenza. Il territorio etneo torna così a fare parlare di sé per un’innovazione virtuosa che può incidere concretamente tanto nella quotidianità delle famiglie, che lamentano uno stato di necessità e bisogno per il quale contraggono debiti per saldare debiti precedenti, quanto delle imprese, le quali a causa di una contrazione dei fatturati o di ritardi dei crediti loro dovuti non riescono a fare fronte agli impegni indebitandosi con il fisco prima e i dipendenti dopo, spesso rischiando di chiudere.

 

Significativa la presenza nella sede del consiglio comunale di Acireale, a suggello di una nutrita rappresentanza istituzionale, del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Luca Lotti. “Nelle Istituzioni crede solamente il 20 per cento degli italiani: è colpa nostra, della politica, se in 20-30 anni non siamo stati in grado di far capire qual è, e quale deve essere, il ruolo delle Istituzioni e dello Stato” ha affermato Lotti, che non ha nascosto la soddisfazione per uno Stato che “stavolta non fa notizia perché viene a mettere le mani in tasca ma è un alleato al quale guardare per chiedere aiuto”.

 

“Lo Stato si fa vicino a partire dai Comuni, gli enti più vicini ai cittadini, nell’ambito di una serie di atti del governo tra i quali cito i provvedimenti contro la povertà, gli 80 euro e l’imminente riforma costituzionale – conclude: – è una riflessione politica che porto per espandere l’orgoglio di una best practice attuata da questo territorio che può essere esportata in tante realtà del Paese che già ne richiedono informazioni”. Rilevante in particolare, come sottolineato prima di Lotti dal deputato regionale Nicola D’Agostino, la sinergia tra comuni, tribunale, università, moteplici attori in grado di incrociare una virtuosa collaborazione sul territorio catanese.

 

Per accedere alla procedura di un piano di rientro, il debitore può richiedere un incontro informativo gratuito utilizzando il suddetto sito www.comune.acireale.ct.it, il sito dell’“Associazione I Diritti del debitore”, www.idirittideldebitore.com, così come gli sportelli e o i numeri di telefono delle due stesse realtà menzionate. Il sovraindebitamento lede la dignità, generando non di rado ritrosia e vergogna e portando spesso a disperazione e comportamenti illeciti: oggi, dal profondo sud, arriva un modello di speranza per il Paese.

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