A “Casa Mara”

Tutta la comunità della parrocchia di San Martino in Villapizzone, a Milano, è coinvolta nel progetto di accoglienza
Casa Mara

Ha aperto Casa Mara, una casa che ospita persone in emergenza abitativa. «In questi anni come comunità cristiana e Consiglio pastorale abbiamo cercato di mettere al centro il tema della carità, il farsi prossimo e così abbiamo raggiunto questa categoria di poveri. Quando abbiamo saputo che esisteva il “Progetto emergenza dimora” di Fondazione Cariplo – spiega il parroco, don Lorenzo -, abbiamo colto l’occasione al volo».

 

La parrocchia disponeva di un vecchio immobile da ristrutturare ma senza un preciso progetto d’uso. Così, con questo progetto, domanda e offerta – si fa per dire – si sono felicemente incontrate. Tre i soggetti coinvolti: Fondazione Cariplo che ha finanziato il progetto (la parrocchia ne ha cofinanziato una parte), Fondazione San Carlo, legata alla Caritas Ambrosiana, che per 15 anni gestirà l’immobile, e comunità ecclesiale di San Martino, che si occuperà degli ospiti.

 

Per realizzare  il progetto si è iniziato  a sensibilizzare la comunità – racconta don Lorenzo -, già da due anni. Il martedì sera, nel salone dell’oratorio, si fa la “Cena di tutti” insieme ai senza fissa dimora che vengono per il pasto serale. Si è così creato un clima bello e cordiale: c’è chi cucina e chi invece condivide il pasto, fermandosi anche nel dopo cena per chiacchierare con gli ospiti ed «entrare nel vivo delle loro storie». Poi, a turno, un volontario si ferma la notte per garantire una presenza. E così la sensibilità dei parrocchiani verso gli ultimi è andata crescendo e si è creato un vero corpo di persone sensibili e pronte a sostenere questa iniziativa.

 

A gestire Casa Mara e aiutare gli ospiti ad abbandonare definitivamente la vita di strada è un’equipe di operatori e volontari, composta da 15 persone dell’associazione Cast “Centro assistenza sociale territoriale”, che hanno seguito un corso di formazione realizzato da Caritas Ambrosiana.

 

Gli ospiti di Casa Mara sono uomini da 18 ai 45 anni finiti sulla strada. Potranno rimanere nel centro di Villapizzone per un periodo di tempo flessibile che non dovrà, in ogni caso, superare i 12 mesi. Nel frattempo saranno aiutati a trovare un alloggio alternativo: una comunità, un appartamento in condivisione, fino alla completa autonomia, spesso rappresentata da una casa di edilizia popolare.

 

Gli operatori aprono Casa Mara alle cinque del pomeriggio mentre gli ospiti possono raggiungere la comunità dalle 18 e fermarsi fino alle 8 del mattino successivo, con cena preparata e servita dai volontari. «Chi si fermerà tanti mesi la considererà casa propria», prevede don Lorenzo.

Intorno a Casa Mara già ruotano una cinquantina di volontari, tra giovani, adulti e pensionati, «Qualcuno si è reso disponibile per preparare le cene e fare le pulizie – conclude don Lorenzo -, altri invece cureranno le relazioni, trascorrendo la serata con gli ospiti». Due volontari più giovani si occupano del centro di ascolto, dei colloqui e dello screening iniziale dei nuovi utenti.

 

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