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Nuovi principi guida sull’Intelligenza artificiale

di Fabio Di Nunno

- Fonte: Città Nuova

Fabio Di Nunno, autore di Città Nuova

I leader G7 definiscono principi guida internazionali sull’intelligenza artificiale e un codice di condotta volontario per gli sviluppatori.

Il primo ministro britannico Rishi Sunak, con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, al summit sull’intelligenza artificiale (AI) a Bletchley, Inghilterra, Nov. 2, 2023. (Joe Giddens/Pool Photo via AP)

I leader del G7, i 7 Paesi più industrializzati del mondo, hanno raggiunto un accordo su dei principi guida internazionali sull’intelligenza artificiale (IA) e su un codice di condotta volontario per gli sviluppatori di IA nel quadro del cosiddetto processo di Hiroshima sull’IA.

Gli 11 principi guida adottati dai leader dei 7 Paesi più l’Unione europea (Ue), che insieme costituiscono il G7, offrono orientamenti alle organizzazioni che sviluppano, diffondono e utilizzano sistemi avanzati di IA, come i modelli di base e gli strumenti di IA generativa, per promuovere la sicurezza e l’affidabilità della tecnologia. Questi principi comprendono impegni per mitigare i rischi e gli abusi, individuare le vulnerabilità e promuovere una condivisione responsabile delle informazioni, la segnalazione degli incidenti e gli investimenti nella cibersicurezza, nonché un sistema di etichettatura che consenta agli utenti di individuare i contenuti generati dall’IA.

Questi principi, che si basano sui risultati di un’indagine, sono stati sviluppati congiuntamente dall’Ue e dagli altri membri del G7 nel quadro, per l’appunto, del processo di Hiroshima sull’IA. A loro volta i principi guida sono serviti come base per l’elaborazione di un codice di condotta che fornirà orientamenti dettagliati e pratici alle organizzazioni che sviluppano l’IA.

Il codice di condotta volontario promuoverà inoltre una governance responsabile dell’IA a livello mondiale. Entrambi i documenti saranno riesaminati e aggiornati, se necessario, anche tramite consultazioni partecipative e inclusive, per fare in modo che rimangano adatti allo scopo che perseguono e tengano il passo con questa tecnologia in rapida evoluzione. I leader del G7 hanno invitato le organizzazioni che sviluppano sistemi avanzati di IA ad assumere l’impegno di applicare il codice di condotta internazionale. I primi firmatari saranno annunciati nel prossimo futuro.

Il processo di Hiroshima sull’IA è stato istituito in occasione del vertice G7 del 19 maggio 2023 per promuovere misure protettive a livello mondiale per i sistemi avanzati di IA. L’iniziativa fa parte di una serie più ampia di discussioni internazionali sulle misure protettive per l’IA, anche in seno all’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), al Partenariato globale sull’intelligenza artificiale e al Consiglio Ue-Stati Uniti per il commercio e la tecnologia, così come nel quadro dei partenariati digitali dell’Ue.

I principi guida internazionali sull’intelligenza artificiale e il codice di condotta volontario per gli sviluppatori di IA del G7 integreranno, a livello internazionale, le norme giuridicamente vincolanti che l’Ue sta attualmente mettendo a punto nel quadro della normativa dell’Ue sull’IA. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen è tra coloro che hanno sottoscritto la dichiarazione dei leader del G7 rilasciata dalla presidenza giapponese che guida il G7 nel 2023.

Ursula von der Leyen ritiene che «l’intelligenza artificiale presenta benefici potenziali enormi per i cittadini e per l’economia, ma che l’accelerazione delle capacità dell’IA comporta però anche nuove sfide». D’altronde, «l’Ue, che grazie alla normativa sull’IA è già all’avanguardia nella regolamentazione di questa tecnologia, contribuisce anche all’istituzione di misure protettive e alla governance mondiale dell’IA. Accolgo con favore i principi guida internazionali e il codice di condotta volontario del G7, che rispecchiano i valori dell’Ue promuovendo l’affidabilità dell’IA. Invito gli sviluppatori di IA a firmare e attuare quanto prima questo codice di condotta».

Le fa eco Věra Jourová, vicepresidente della Commissione europea con delega ai Valori e la trasparenza, che osserva come «affidabile, etica, sicura e protetta: questa è l’intelligenza artificiale generativa che vogliamo e di cui abbiamo bisogno». Inoltre, «i principi internazionali e il codice di condotta collocano l’Ue e i partner con cui condivide gli stessi principi in prima linea nel garantire che l’IA sia fonte di benefici affrontando nel contempo i rischi che questa tecnologia comporta».

La proposta di normativa dell’Ue sull’IA garantirà la sicurezza e i diritti fondamentali dei cittadini e delle imprese, rafforzando nel contempo la diffusione dell’IA, gli investimenti e l’innovazione in tutta l’Ue. La normativa sull’IA introdurrà norme giuridicamente vincolanti basate sul rischio per i sistemi di IA immessi sul mercato o messi in servizio nel mercato dell’Ue.

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