1. Italia. Il governo ha rinviato alla prossima settimana le decisioni sull’estensione del green pass alla scuola e ai trasporti, mantenendo sotto osservazione la curva epidemiologica. Nella bozza che verrà presentata alle Regioni non vengono menzionati strumenti di screening per l’ingresso, confermando l’obbligatorietà delle mascherine in assenza di distanziamento. Il Commissario per l’emergenza Francesco Paolo Figliuolo ha dichiarato che l’obiettivo del governo è riportare tutti in presenza in occasione del rientro a scuola a settembre. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha lanciato un accorato appello a favore del vaccino anti-Covid, definendolo «un dovere morale e civico». Intanto, continuano, in tutta Italia, le manifestazioni contro la decisione del governo, che dal 6 agosto prossimo ha reso obbligatorio il green pass, la certificazione verde, per una serie di attività, come l’ingresso in bar e ristoranti.
2. Giustizia. Durante il Consiglio dei ministri i partiti che sostengono il governo sono riusciti a trovare una mediazione sulla riforma della Giustizia che porterà al ritiro di tutti gli emendamenti della maggioranza. Il punto centrale della nuova intesa riguarda i reati di mafia: per i processi di appello che prevedono l’aggravante mafiosa ci saranno 6 anni di tempo, mentre nessun limite è previsto per l’associazione a delinquere di stampo mafioso. Il “regime speciale” per i processi di mafia varrà anche per altri reati come terrorismo, violenza sessuale e traffico internazionale di stupefacenti. Il testo arriverà alla Camera domenica primo agosto. Le novità dovrebbero di fatto garantire alla riforma un più convinto appoggio da parte del Movimento 5 Stelle, inizialmente contrario.
3. Olimpiadi di Tokyo 2020. L’Italia recupera posizioni nel medagliere, ma pesano gli ori mancati. Si posiziona in zona medio-alta infatti nella classifica totale, ossia quella che tiene in considerazione solo il numero di medaglie vinte e non il valore delle stesse, per scendere di posizione in quella ufficiale. Dominano dunque le solite super potenze, mentre non ci sono grandi soddisfazioni per le big dell’Europa occidentale. Tuttavia, un altro oro olimpico italiano arriva dal doppio pesi leggeri di canottaggio femminile, con Federica Cesarini e Valentina Rodini, il secondo dopo quello di Vito Dell’Aquila nella finale di taekwondo. Federica Pellegrini chiude al settimo posto la finale olimpica dei 200 stile libero, categoria dove è stata confermata regina incontrastata, qualificandosi per la fase finale di questa disciplina per la quinta volta, traguardo finora mai raggiunto da nessuna nuotatrice. Si chiude così anche la sua lunga carriera agonistica.
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4. Stati Uniti. Il segretario di Stato Antony Blinken ha detto che l’interessamento cinese alla questione afghana, dopo l’incontro di una delegazione talebana con una del Paese asiatico, potrebbe avere risvolti positivi. Intanto il Congresso Usa ha approvato un provvedimento che stanzia 2,1 miliardi di dollari per evacuare gli afghani che hanno aiutato le truppe Usa nel Paese e per rinforzare la sicurezza di Capitol Hill. Dopo il ritiro delle truppe dall’Afghanistan, il ruolo dell’esercito americano cambia anche in Iraq. Il presidente Joe Biden e il primo ministro iracheno al-Kadhimi, in visita a Washington, hanno siglato un accordo che pone fine alla missione di combattimento nel Paese entro il 2021, attraverso una progressiva riduzione del personale militare.
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5. Tunisia. Dopo aver licenziato il governo guidato dal premier Hichem Mechichi e sospeso le attività del Parlamento, il presidente tunisino Kais Saied ha rimosso anche venti alti funzionari, oltre ai ministri della Difesa, degli Interni e della Giustizia. Saied si è appellato a un articolo della costituzione che prevede l’accentramento dei poteri in caso di crisi, come quella innescata dalle proteste per la mancata gestione della pandemia. Ma per Ennahda, il partito islamico tunisino, prima forza in Parlamento, il presidente Saied ha messo in atto un vero e proprio colpo di Stato. Dopo la primavera araba del 2011 il Paese sta affrontando un crisi senza precedenti, per via della disoccupazione e della pandemia. Solo il 7% della popolazione risulta aver completato la vaccinazione.
Per approfondire questa notizia vi invitiamo a leggere l’articolo: “Tunisia, islamisti, proteste e Covid“