1. Myanmar. Mercoledì 7 aprile l’ambasciatore birmano a Londra, Kyaw Zwar Minn, è rimasto chiuso fuori dall’ambasciata, dove il suo vice ha preso il controllo su indicazione della giunta militare che ha preso il potere con un colpo di Stato lo scorso primo febbraio. Nei giorni scorsi l’ambasciatore aveva duramente criticato la giunta militare e aveva chiesto la liberazione di Aung San Suu Kyi, la ex leader di fatto del Myanmar. Da quando sono iniziate le proteste sono stati uccisi oltre 500 manifestanti.
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2. Stati Uniti. Il presidente Joe Biden ha annunciato i suoi primi provvedimenti per il controllo delle armi, soprattutto per le cosiddette “pistole fantasma”, ossia quelle senza numero di serie perché realizzate in casa. Biden ha assicurato che i suoi provvedimenti non vanno contro il Secondo emendamento della Costituzione sul diritto a possedere armi in America, respingendo l’argomentazione dei repubblicani e delle lobby del settore che si oppongono a ogni forma di controllo. Intanto in South Carolina un ex giocatore di football americano ha ucciso altre cinque persone, prima di togliersi la vita.
3. Sofàgate. Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha definito “dittatore” il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, commentando lo sgarbo nei confronti della presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen, lasciata senza sedia all’incontro bilaterale ad Ankara. Il ministro degli esteri turco ha convocato l’ambasciatore italiano nella capitale del Paese. Presente all’incontro anche il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, criticato per non essere intervenuto per scongiurare l’umiliazione subita da Von Der Leyen. Intanto la Turchia si è difesa dicendo di aver rispettato un protocollo concordato con l’Unione europea.
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4. AstraZeneca. L’Ema ha concluso le indagini sul vaccino AstraZeneca, dopo i casi segnalati di trombosi. Il Comitato per la valutazione dei rischi ha concluso che «gli insoliti coaguli nel sangue con piastrine basse dovrebbero essere elencati come effetti collaterali molto rari», ribadendo però che «i benefici del farmaco nel prevenire il coronavirus superano di gran lunga i rischi degli effetti collaterali». Dal vertice dei ministri della Salute dell’Unione europea non è emersa una posizione comune sui vaccini AstraZeneca. Gli stati membri hanno preso decisioni diverse. L’Italia consiglia l’uso di AstraZeneca solo per chi ha più di 60 anni. Secondo il coordinatore del Cts Stefano Locatelli «non ci sono elementi per scoraggiare la somministrazione della seconda dose a chi ha già ricevuto la prima».
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5. Italia. Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha incontrato lunedì a Tripoli in nuovo premier libico di unità nazionale Abdel Hamid Mohamed Dbeibeh, parlando di un «momento unico per la Libia» e aprendo a una rinnovata alleanza bilaterale sull’accordo di amicizia del 2008. Draghi si è anche congratulato per l’attività della guardia costiera libica, esprimendo soddisfazione «per quel che la Libia fa nei salvataggi». Il premier ha aggiunto che non «è solo un problema geopolitico ma anche umanitario», ma queste parole non sono bastate per risparmiare a Draghi le critiche di molte organizzazioni umanitarie ed esponenti politici. I migranti vengono tenuti nei luoghi di detenzione libici, privati di ogni diritto e subendo ripetute violazioni dei diritti umani, come hanno testimoniato diverse inchieste giornalistiche.
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