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Persona e famiglia > Noi due

Non idealizzare l’amore

di Donatella Ionata

- Fonte: Città Nuova

Il bisogno di ricevere è spesso maggiore della capacità di dare. Quando gli adolescenti hanno difficoltà a crearsi una storia, si rifugiano in amori irraggiungibili

Se nell’infanzia non siamo riusciti ad imparare ad amare il nostro bambino interiore perché gli altri non hanno amato il bambino che eravamo, nella vita adulta cercheremo qualcuno che finalmente ami il bambino che è al nostro interno fino ad idealizzare l’altro, ma spesso resteremo delusi.

Il problema dell’amore è scoprire in noi stessi il bambino trascurato e dargli ciò che non ha avuto. Poi, saremo capaci di amare gli altri come noi stessi. Ogni pacca sulla spalla, ogni carezza, ogni gesto che ci dà gioia è anche un richiamo, un segnale che siamo sensibili e vivi nei confronti di noi stessi e degli altri. Per amare l’altro, fai semplicemente ciò che comporta amore per te stesso. È poi così facile?

Non credo sia così facile ed immediato, infatti si rischia che, pur di amare e di essere amati ad ogni costo, si porta ad alterare la percezione che abbiamo dell’altra persona, al punto da non restare nella realtà ma andando oltre a quest’ultima.

Nell’innamoramento che è la prima fase della coppia c’è sempre una parte di «idealizzazione», che spinge ciascuno ad essere migliore per non deludere l’altro. Ma questa dinamica amorosa non va confusa con un’altra forma di idealizzazione, che è invece patologica. Quale?

Una delle scuole psicologiche più famose, come la psicoanalisi, vede l’innamoramento come una malattia, una patologia, perché vede gli innamorati proiettati in una dimensione non reale, e bisogna ammettere che non è certo da persone di tutti i giorni, per esempio, fare incredibili acrobazie per riuscire a portare alla persona amata a quell’ora e in quel determinato posto, una rosa colta chissà dove. Sono gesti fuori dalla realtà ed è facile per la psicoanalisi considerarli non normali, anche se poi ammette che tutto diventa normale nel contesto dell’innamoramento, poiché quello che si vuole esprimere è proprio l’eccezionalità del gesto.

Esistono infatti rapporti che appaiono sereni e felici, ma che in realtà nascondono insidie che non sempre sono evidenti. Ciò si verifica quando nella coppia si tende a smussare i contrasti ed a evitare i conflitti, creando un’aureola di perfezione, un’immagine sempre positiva ed esaltante del partner che, però, non corrisponde alla realtà. Si perde di vista la verità del rapporto perché chi idealizza ama, anzi crede di amare, un’immagine distorta ed illusoria che impone all’amato, negando la propria.

L’idealizzazione è una vera e propria menzogna psicologica che, ingabbia il partner in un ruolo e là viene congelato, poi l’amore si trasforma facilmente in odio quando cade il velo dell’illusione. Questa dinamica, oltre che agli adulti che si sentono poco degni di amore, capita spesso ai giovani che hanno poche esperienze vissute e tendono a sognare e mitizzare l’amore. Ricordiamo che la strada per realizzare i sogni non è l’idealizzazione, che anzi porta a delusioni continue, ma il vivere la concretezza del confronto reale, per comprendere sempre meglio se stessi, l’altro e il rapporto che si sta costruendo.

Se l’idealizzazione è l’invenzione fantastica di qualcosa che non c’è, comprendiamo perché alcuni adolescenti che hanno difficoltà a crearsi una storia si rifugiano in amori irraggiungibili: si innamorano di qualcuno che non potrà mai corrispondere e che proprio per questo diventa l’unico oggetto del desiderio.

Nell’idealizzazione, in fondo, si rincorre un fantasma, si brama un qualcosa che non esiste, si soffre senza utilità e si perde la possibilità di vivere esperienze reali che ci fanno crescere e ci fanno imparare a capire chi siamo e come ci destreggiamo realmente in una relazione. È un po’ un falso mito quello di dire che le esperienze reali sono sempre mediocri rispetto a quelle fantasticate, bisogna stare attenti perché così non è, e solo dopo un accompagnamento consapevole in questo percorso ce ne possiamo rendere conto davvero.

Nei prossimi articoli avremo modo di tornare ad approfondire il tema dell’idealizzazione con qualche consiglio pratico a livello relazionale con lo scopo di evitare di cadere in questa dinamica irreale che, come abbiamo visto, purtroppo comporta spesso risultati malsani a livello psichico.

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