Siamo in autunno, ci stiamo preparando all’inverno con il cambio di stagione e l’abbassamento delle temperature, arriva il momento di accendere il riscaldamento, che sia quello di casa o centralizzato in condominio.
L’Italia ha un clima diverso da nord a sud pertanto la legge prevede zone diverse di accensione. A Lampedusa, Porto Empedocle e Linosa i termosifoni possono essere accesi dal 1° dicembre. In altri Comuni le caldaie potranno essere accese dal 15 novembre o anche già dalla metà di ottobre, come ad esempio per i Comuni montani.
L’ultima parola è sempre dei sindaci: eventuali deroghe comunali possono sopraggiungere quando ricorrono presupposti particolari che giustificano il cambiamento. Ma come possiamo prepararci al meglio ad affrontare l’inverno nel segno della sostenibilità e del risparmio economico?
Tecnologia e comportamenti corretti possono aiutarci in questo passaggio. Quando la temperatura si abbassa, l’attenzione ai consumi si fa più alta. Non basta scegliere soluzioni tecnologiche all’avanguardia, ma bisogna adottare comportamenti corretti che consentano la riduzione degli sprechi e l’ottimizzazione dei consumi.
Il primo passo verso un inverno alle porte è quello di effettuare una corretta manutenzione agli impianti di riscaldamento, in modo da avere ottime prestazioni per la stagione fredda. La manutenzione degli impianti nelle nostre case o in condominio non va mai trascurata. È molto importante effettuare il controllo (obbligatorio) annuale alla caldaia. La pulizia dai fumi e dai depositi di calcare permetterà un uso migliore consumando meno gas e inquinando meno. Soprattutto avremo un impianto più sicuro, che potrà durare negli anni. È bene contattare esperti specializzati e qualificati.
Il secondo passo è quello di avere un’accortezza ai termosifoni in casa. Bisogna pulirsi dalla polvere, liberarli da eventuali suppellettili e, in case con maggiore dispersione termica, si possono inserire alcuni pannelli termo riflettenti sul muro dietro il termosifone. Questi permettono di isolare il calorifero dal muro su cui poggia diffondendo il calore verso il resto della stanza.
Sui termosifoni è consigliabile non posizionare indumenti per farli asciugare altrimenti il calore non si propaga in casa. Questa regola è fondamentale anche se spesso, a causa dell’umidità nei giorni invernali, chiudiamo un occhio. Ed è bene liberarli da mobili, divani, tende, mensole, oggetti decorativi: il calore resta intrappolato, la stanza si scalda più lentamente e l’impianto è costretto a consumare di più per compensare.
Il terzo passo arriva dalla tecnologia: se possibile, installare un termostato che si collega al Wi-Fi di casa. Questo ci aiuterà ad accendere e spegnere l’impianto attraverso smartphone ed è utile per chi è fuori casa tutto il giorno. In questo modo si potrà tenere spento l’impianto quando non serve, e accenderlo una mezz’oretta prima di rincasare in modo tale da trovare gli ambienti caldi. Anche al mattino, basta accenderlo mezz’ora prima di svegliarsi e non tenerlo acceso a lungo, soprattutto per chi poi andrà al lavoro lasciando casa vuota.
Ma come impostare correttamente il termostato? Qual è la temperatura massima consentita? La legge stabilisce un limite di 20°C, con una tolleranza di 2 gradi in più o in meno, fatta eccezione per alcune strutture (ospedali, residenze per anziani, ecc.).
Altro consiglio è quello di evitare di tenere le finestre aperte in maniera prolungata quando sono accesi i termosifoni. È bene far arieggiare casa, soprattutto nelle ore più calde per evitare odori strani e formazione di muffa alle pareti.
Sono piccoli suggerimenti che ci faranno vivere un inverno all’insegna della responsabilità e della sostenibilità. Arriva il freddo, affrontiamolo con serenità e possibilmente nella sostenibilità. Il risparmio economico è garantito!
