Come ampiamente annunciato, all’una di notte di martedì 16 settembre l’Ansa ha dettato il seguente bollettino.
«Israele ha iniziato l’attacco di terra a Gaza, coi carri armati che sarebbero già entrati nella principale città della Striscia. La città sta bruciando e andremo avanti fino alla sconfitta di Hamas, afferma Katz. Il movimento islamista ha pochi giorni per accettare un accordo e il Qatar è il solo che può mediare, secondo Rubio ( segretario di stato Usa). Almeno 62 le vittime ieri nell’enclave palestinese. Nuova protesta delle famiglie degli ostaggi israeliani. Netanyahu ringrazia Trump dopo la sua minaccia ad Hamas. Israele non colpirà di nuovo il Qatar, assicura il presidente Usa».
Si resta in attesa delle reazioni internazionali e quelle del governo italiano in particolare.
Manifestazioni annunciate a Roma e in tante città
Come scrive sui social la giornalista e saggista Paola Caridi, tra le massime esperte della situazione in Terra Santa, «Gaza brucia. Delenda Carthago.
Lo ha detto. Il ministro della difesa Israel Katz ha candidamente confessato il suo crimine, il crimine di genocidio compiuto con l’imprimatur di uno stato, Israele. “Gaza sta bruciando”, ha detto. Una didascalia alle foto, ai video, alle immagini continue che arrivano da Gaza. Una didascalia che è una confessione. Gaza brucia, delenda Carthago.
Che i miti fondativi – nel male, più che nel bene – del Mediterraneo tornino alla memoria oggi, 2025, sembra follia. È invece è. È vero. È reale. È tangibile. È alla luce del sole o dei fuochi che di notte illuminano ciò che resta della città, dei palazzi della città di Gaza che vengono rasi al suolo (rasi al suolo!)». Clicca qui per continuare su profilo di Paola Caridi
Foto Ansa