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Kenya: verso la conversione dei debiti da dollari statunitensi a yuan cinesi

di Armand Djoualeu

Il Kenya ha un debito con la Cina di circa 5 miliardi di dollari. Questo perché il debito è denominato, cioé stabilito, in dollari. Ma se venisse convertito in valuta cinese (yuan)? Il tasso di interesse si ridurrebbe parecchio.

Yuan cinesi, immagine di Moerschy da Pixabay.

Nell’ambito di colloqui avanzati con Pechino, il governo keniota sta valutando la possibilità di convertire in yuan cinesi il debito, denominato in dollari statunitensi, contratto con la Cina per realizzare infrastrutture ferroviarie.

Il segretario al Tesoro keniota, John Mbadi, ha dichiarato che il suo governo sta discutendo con le controparti cinesi per convertire la denominazione del debito del Paese con la Cina per ridurre i costi degli interessi, estendere i periodi di rimborso e fornire un sollievo fiscale a uno Stato sotto pressione finanziaria. “Nel momento in cui passiamo dal dollaro statunitense al renminbi [“moneta del popolo” in mandarino, è sinonimo di yuan], il tasso di interesse si riduce automaticamente di quasi la metà“, ha spiegato Mbadi. “Per noi, è un modo per realizzare enormi risparmi”.

Il progetto ferroviario ad alta velocità Mombasa-Nairobi, prolungato a Naivasha, del valore di 5 miliardi di dollari, è stato in gran parte finanziato dalla Cina nel 2014. Tuttavia, poiché questi prestiti sono contratti in dollari, espongono il Kenya a forti fluttuazioni del tasso di cambio e a tassi di interesse elevati. Secondo Bloomberg, Nairobi sta anche cercando di convincere Pechino a riprogrammare il suo debito.

La Cina rimane il principale creditore bilaterale del Kenya (ma rappresenta solo il 12,4% del debito estero totale del Paese), a causa del finanziamento di numerosi progetti infrastrutturali. I due Paesi hanno recentemente firmato nuovi accordi nei settori dei trasporti, dell’istruzione e della tecnologia.

Il Kenya si sta impegnando per ridurre il proprio debito, però gli investitori e il Fondo Monetario Internazionale ritengono che il Paese rimanga ad alto rischio di dissesto.

Uno dei principali problemi finanziari del Kenya è che spende circa 1 miliardo di dollari l’anno per il suo debito con la Cina. E questo in forza della denominazione del debito in dollari.

Se i colloqui dovessero avere successo, e il debito venisse convertito in yuan, si tratterebbe del primo scambio di debito di questo tipo al mondo. Costituirebbe anche un precedente interessante per altri prestiti cinesi ai Paesi del Sud del mondo.

Analogamente, Kenya e Giappone avrebbero raggiunto nei giorni scorsi un accordo sui termini di un nuovo prestito denominato in valuta giapponese (yen), a margine della Conferenza Internazionale di Tokyo sullo Sviluppo Africano (Ticad 9), appena conclusa.

Ricordiamo che, secondo i dati ufficiali, alla fine di marzo 2025 il debito estero complessivo del Kenya ammontava a 40,5 miliardi di dollari, di cui 14,4 miliardi di dollari dovuti alla Banca Mondiale, 7,52 miliardi di dollari agli investitori in Eurobond e quasi 5,04 miliardi di dollari alla Cina.

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