Al di là delle forme ascetiche debitrici di una determinata cultura, l’Autore evidenzia come la motivazione che ha fatto nascere il monachesimo prima nella solitudine (e solo successivamente si è arricchito della dimensione cenobitica) costituisca un insegnamento permanente per ogni tipo di comunità cristiana. La solitudine mostra infatti con efficacia le esigenze radicali della scelta di Dio: per Lui occorre lasciare tutto e tutti, sradicare cioè ogni tipo di attaccamento. Questa solitudine purifica il cuore e lo inonda dell’amore di Dio, lo rende capace di amare nella verità i fratelli.
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Prima di tutto la scelta di Dio.
di Fabio Ciardi
- Fonte: Nuova Umanità
Solitudine e comunione nell’anacoresi primitiva
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