A Madrid di notte

Al Festival dell’Architasto a Roma le musiche notturne di Luigi Boccherini. Danza e ritmo
Archistato. Foto ufficiale

Violini, viola, violoncello, flauto e chitarra: ecco il complesso dell’Accademia Ottoboni che  il 26 settembre ha eseguito a Roma, nella chiesa di Santo Spirito dei Napoletani, musiche  per la XV edizione del Festival internazionale dell’Architasto, imperniato sulla musica barocca.

Diciamolo subito. Luigi Boccherini, grande musicista, è noto per lo più per il celebre e limpido Minuetto, ma è un autore internazionale di notevole spessore.

Ed ascoltando i suoi concerti per il piccolo ensemble, alternati con  flauto (Manuel Granatiero) e chitarra (Francesco Romano) si avverte un’aura speciale. Non si tratta solo di musica galante, piacevole, orecchiabile. Boccherini sa ”far cantare” l’orchestra in una notte in viaggio per le strade di Madrid, tra campane, marce militari, canti di innamorati, sospiri e molte altre cose. Chiudendo con l’altrettanto famoso Fandango, il complesso lascia l’idea non solo di un momento particolare nello stile del compositore, ma di una città, di un mondo che è quello della notte.

E se ora le notti madrilene non sono certo quelle del secolo XVIII, tuttavia le ore notturne con il loro senso di mistero e di frenesia creano sempre una atmosfera di magia e di libertà dove la musica dà calore e colore ai sentimenti e alla fantasia.

Il concerto è stato delizioso, da una parte per l’eccellenza del complesso e dall’altra perché fa evadere la mente verso una sensazione di abbandono  alla bellezza del suono e del silenzio espresso da questa godibilissima musica notturna. I prossimi concerti ancora il 14, 28 ottobre e il 18,19 novembre. info@architast

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