Vivere bene? Con tremila euro al mese si può

Studio della Camera di commercio sul costo della vita. Aumenta l'indice di gradimento. I riti prediletti: shopping, aperitivo, palestra. Ma solo una famiglia su tre arriva a fine mese
Galleria Milano

Per vivere bene e con tranquillità a Milano occorrerebbero almeno tremila euro a famiglia, e solo una su tre ci arriva. Tuttavia, in generale a chi ci abita Milano piace sempre di più: l’indice di gradimento che è aumentato del 16% in 6 anni. Tre «milanesi» su quattro sono quindi felici di abitare nel capoluogo lombardo, secondo uno studio della Camera di Commercio. Ma per stare tranquilli, dato il costo della vita, bisogna che in casa arrivino almeno 3.000 euro al mese.

 

Milano è percepita soprattutto come una città dinamica (per il 23%, ben 16 punti percentuali in più rispetto al 2005), il cuore economico dell’Italia (9%), multietnica (5,5%), bella (5,3%), ma anche sempre più caotica (12,3% rispetto al 7,1% del 2005), affollata (7,5%) e costosa (6%). Rispetto al futuro prevalgono gli ottimisti: il 51,2% degli intervistati vede una Milano migliore (per il 25,5% sarà una città più vivibile, per il 15,8% più multietnica, per il 7% una città di dimensioni metropolitane).

 

Si può fare ancora qualcosa? Per i milanesi gli interventi più urgenti riguardano il lavoro (22,8%, la cui importanza è quasi raddoppiata rispetto al 2005), i trasporti (22%, era il 13% nel 2005), e la sicurezza (14,2%, con un valore triplo rispetto al 2005). D’altra parte, la qualità della vita e il benessere di Milano sono sempre più percepiti dipendere della politica. Per un milanese su tre (erano meno di 1 su 4 nel 2005) sono infatti i soggetti politici gli attori che svolgono il ruolo principale sulla qualità della vita (classe politica: 25%; istituzioni locali: 11%), superando per importanza gli attori economici (31%; imprese: 16,3%, lavoratori: 14%) e quelli sociali (29,5%; famiglie: 18%; singoli cittadini: 11%).

 

I riti principi dei milanesi? Sono quattro: lo shopping innanzitutto (29,4%), poi l’aperitivo serale (14,5%), la palestra (12%) e l’andare al cinema e/o teatro (11,4%). «Milano – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano – in questi anni ha fatto molto, è cambiata, si è ammodernata, ha affrontato e spesso superato difficoltà, ma senza trascurare mai la sua anima, che rimane ciò che caratterizza Milano in Italia e in Europa. Certo, occorre fare ancora di più, a partire dal ruolo delle istituzioni locali, che devono diventare con sempre maggiore forza una risorsa da giocare nella competizione internazionale». Il sondaggio è stato realizzato dintervistando 400 operatori economici milanesi.

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