Un progetto, tanti protagonisti

Il convegno promosso dal Gruppo editoriale Città Nuova. Tempo di bilanci, ma soprattutto di prospettive al servizio del Paese

E’ il terzo giorno di LoppianoLab e se ne sente tutta l’effervescenza in chi arriva in mattinata, come in chi è qui già da giovedì. C’è chi è alla sua terza edizione della kermesse nazionale e chi vi approda per la prima volta. Anche nel convegno promosso dal Gruppo editoriale Città Nuova si notano gli amici di vecchia data e quelli (tanti) più recenti o assolutamente nuovi.
Città Nuova accoglie quanti sono convenuti all’Auditorium con uno slogan che esprime l’impegno di tutta la squadra: “CN si fa in 4 x te”. Danilo Virdis, direttore generale del Gruppo, Luca Gentile, direttore dell’Editrice, e Marta Chierico, responsabile dell’ufficio Promozione, introducono i partecipanti nelle dimensioni di un’azienda con 66 dipendenti e tanti più collaboratori, un milione e 200 mila copie di riviste stampate e 430 mila volumi editi nell’anno, solo per dire qualche numero. Un’azienda che pur attraversando i marosi del mercato in generale e di quello editoriale in particolare, non manca di prospettive innovative, scommette sul futuro e agisce nel presente.
 
Un Gruppo che opera con più mezzi (libri, riviste, web) e si muove su vari fronti (società civile, mondo accademico, Chiesa). Ultimo nato il Progetto Italia, il progetto che vede impegnate le comunità del Movimento dei Focolari al servizio del Paese nelle sue più diverse sfide, dalla politica all’educazione, dalla legalità all’integrazione, dal dialogo all’economia.
Città Nuova accompagna tale progetto e, afferma Marta Chierico, «dà visibilità alla rete di persone che come ‘antenne’ captano i bisogni reali della gente, si mobilitano e promuovono progetti concreti e realizzabili. Per questo l’intera dimensione commerciale è una sfida che punta prima di tutto a raggiungere le persone, coinvolgerle, offrire piste di riflessione, entrare nelle nostre famiglie e sostenerci nelle fatiche di andare avanti».
Questo, dunque, il senso degli articoli e dei libri pubblicati, dei convegni promossi, della formazione proposta. E  se la platea apprezza quanto fatto finora,  avanza in questo senso un’ulteriore richiesta: “inventarsi” nuovi strumenti che aiutino i cittadini a capire la società che abitano per incidervi portandovi la fraternità.
Non si esclude nessuna possibilità ma c’è la disponibilità a collaborare, a percorrere nuove piste, a fare nuove “scommesse”, con i giovani chiamati a dare il loro contributo da protagonisti.
Vengono ricordate due frasi pronunciate all’apertura di LoppianoLab dal preside dell’Istituto universitario Sophia, mons. Piero Coda: «Chi non rischia è un perdente»; «A LoppianoLab si impara a mettersi in rete per rischiare». Parole che valgono anche per Città Nuova.
«Ce la farete?», chiede infatti qualcuno. «Stiamo mettendo tutte le basi perché questo sia possibile», risponde Luca Gentile.
 
E forse può rassicurare il fatto che non si tratta di un impegno improvvisato. In questo grande laboratorio che è LoppianoLab, un’intera giornata, quella di venerdì, il Gruppo editoriale l’aveva dedicata a pensare. Un gruppo ristretto di editorialisti della rivista e autori dei libri, insieme ai redattori, avevano fatto il punto sugli obiettivi finora raggiunti e sulle piste da seguire nei prossimi anni. In un dialogo aperto si sono analizzati punti critici e punti di forza, successi e fallimenti; soprattutto si è messa in comune la voglia di osare senza paura nel proporre la linea editoriale del Gruppo in tutte le sue espressioni; e veniva in evidenza l’importanza di valorizzare la capacità transdisciplinare che lo caratterizza, di migliorare la capacità di proporsi in ogni ambito per fare dono alla società che ci circonda delle idee e dei contenuti assolutamente originali che nascono dal Carisma dell’unità.
 

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