Trento. Conferme e novità dalle urne

Elezione del sindaco di centrosinistra Andreatta senza andare al ballottaggio. Crescita della Lega che diventa il secondo partito in città. Entrano per la prima volta in consiglio comunale i Cinque Stelle. Panoramica sugli altri centri del Trentino
elezioni

Domenica di voto in Trentino, dove il 10 maggio si sono svolte le elezioni amministrative per il rinnovo della maggior parte dei consigli comunali tra i quali Trento, Rovereto, Pergine Valsugana e Riva del Garda.

I primi dati danno l’alleanza di centrosinistra-autonomista (Pd, Upt e Patt) che tiene a Trento anche se con un calo rispetto alle precedenti elezioni. Nella città capoluogo, il sindaco uscente Alessandro Andreatta, sostenuto dal centrosinistra, viene riconfermato al primo turno con il 53,7 per cento dei consensi distaccando di oltre venti punti l’alleanza di centrodestra che si ferma al 31 per cento.

Due elementi destano preoccupazione nelle prime parole del sindaco: il calo dell’affluenza, passata dal 60,1 delle precedenti consultazioni al 54,7 per cento e il risultato della Lega Nord Trentino che si attesta al 13,2 per cento diventando, di fatto, il secondo partito della città.

Entra per la prima volta in consiglio comunale anche il Movimento 5 Stelle con l’8,4 per cento portando 3 rappresentanti nell’assemblea comunale.

Il Pd, il primo partito di Trento e della provincia, conferma i consensi del 2009 e porta in consiglio 14 eletti tra i quali 4 donne. Ed è infatti Mariachiara Franzoia, 35 anni giovane assessore uscente alle politiche sociali, la vera rivelazione di queste elezioni con le sue 865 preferenze, la candidata più votata della città. Una campagna elettorale sobria costruita sui temi come la sicurezza, spazi per i giovani, disoccupazione e crescita del mercato dell’azzardo. Scontata la sua riconferma nella prossima giunta.  

Sulle elezioni comunali di Trento ci sono alcuni segnali da cogliere; un sostanziale rinnovamento in quanto la metà dei consiglieri comunali è alla prima esperienza ed inoltre i giovani riscoprono la voglia di mettersi al servizio della comunità entrando in politica. Nel Pd infatti risulta eletta anche Elisabetta Bozzarelli, 29 anni, giovane direttrice di Acav, un’organizzazione non governativa impegnata in Africa mentre nell’alleanza di centrodestra entrano in consiglio con la Lega Nord del Trentino Stefano Osele giovane studente di 19 anni e, con la Civica Trentina  Fabrizio Guastamacchia, 26 anni allenatore di basket e speaker ufficiale dell’Aquila Basket, squadra che milita nel massimo campionato di Lega A1. Segnali importanti che confermano un rinnovato interesse ad impegnarsi all’interno nelle istituzioni per essere protagonisti delle scelte future della propria città.

Il centrosinistra autonomista, pur avendo vinto a Trento e in altri comuni della provincia, fa già autocritica sul risultato ottenuto provando ad ipotizzare le cause di questo calo di consensi. Di sicuro le polemiche all’interno della coalizione che governa anche la provincia non hanno giovato così come i conflitti degli ultimi mesi all’interno del Pd trentino. Il sindaco Andreatta riconosce che «dobbiamo garantire ai cittadini decisioni più rapide».

Non sempre i risultati degli altri comuni del Trentino rispecchiano la città capoluogo, a Rovereto il sindaco uscente di centrosinistra Andrea Miorandi andrà a ballottaggio con lo sfidante Francesco Valduga; a Pergine Valsugana l’alleanza di centrosinistra viene sconfitta e viene riconfermato sindaco Roberto Oss Emer, espressione delle liste civiche mentre a Riva del Garda viene riconfermato Adalberto Mosaner del Pd. In generale sulla coalizione di centrosinistra autonomista rimane il peso di qualche sconfitta e  qualche ballottaggio di troppo non previsto in campagna elettorale.

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