Svezia e Polonia sul podio

Il film "The mill and the cross" vince la VII edizione della kermesse. Premio alla carriera a Liliana Cavani, mentre il regista Zanussi critica il cinema italiano
Il protagonista Rutger Hauer

Una straordinaria lezione di storia dell’Arte, il film The Mills and the Cross di Lech Majewski, vincitore della settima edizione di Popoli e Religioni – Umbria International Film Fest, che si è svolto a Terni dal 19 al 27 novembre, diretta da Pierluigi Frassineti e organizzata dall’ISTESS (Istituto di Studi Teologici e Storico Sociali) in collaborazione con Umbria Vision Network, e di cui Krzystof Zanussi è presidente onorario. 

 

Il film premiato è una coproduzione svedese/polacca del 2011 splendidamente interpretata da Rutger Hauer e Charlotte Rampling che riprende il capolavoro epico di Pieter Bruegel , La Salita al calvario, una riedizione della storia della Passione di Cristo ambientata nelle Fiandre, sotto la brutale occupazione spagnola nel corso dell’anno 1564.

Questa la motivazione della Giuria, presieduta quest’anno da Liliana Cavani e composta dal produttore Renzo Rossellini, Debora Young, giornalista e critico cinematografico di Hollywood, dal regista Guido Chiesa e dal poeta Davide Rondoni: «Una straordinaria lezione di storia dell’Arte che fa rivivere il capolavoro di Bruegel attraverso un uso innovativo del linguaggio cinematografico digitale. Il film rende viva l’ispirazione artistica con un racconto di grande potenza evocativa che, restituendo la realtà storica, la attualizza per lo spettatore contemporaneo e conferma in modo splendido il connubio fra cinema e Arte».

 

Due le menzioni speciali, rispettivamente al film Sur la Planche  di Leila Kilani, «sconvolgente visione di una cruda realtà del lavoro globalizzato»; e al film Io sono Li di Andrea Segre, «un coinvolgente e poetico ritratto di personaggi e di un mondo nascosto».

Nella sezione documentari vince Vera di Francesca Melandri, la biografia di Vera Martin, nata a Zagabria nel 1924 in una grande famiglia ebraica e che a 16 anni, nella Dalmazia italiana dove si era rifugiata, un carabiniere si rifiutò di rimandarla indietro nella Zagabria nazista e l’aiutò anzi a passare in Italia. 

 

Presente al festival il regista Krzysztof Zanussi , il quale dopo aver annunciato che la sceneggiatura del suo nuovo film Il Corpo Estraneo – un film a difesa delle donne dal cattivo femminismo – è finalmente pronta e che presto inizieranno le riprese in Polonia, ha espresso il suo giudizio severo sul cinema italiano. «Ho poco da dire sul cinema italiano d’oggi. E’ sempre così poco esportabile. L’ultimo film di Nanni Moretti ha potuto contare sul tema ‘papalino’ per incontrare un interesse nazionale di sufficiente respiro. Le altre commedie sono tutti piccoli film che sopravvivono solo al pubblico italiano», ha commentato il regista polacco

Premio alla carriera assegnato alla regista Liliana Cavani. Per l’occasione è stato presentato il suo film Francesco d’Assisi in versione restaurata.

 

Durata nove giorni la kermesse di Terni si è chiusa con una spettacolare Festa dei Popoli con musiche e danze dal mondo, animata dalle associazioni locali.

 

 

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