NOma, l’applicazione antimafia

È arrivato “NOma - Luoghi e storie NOmafia”, un’applicazione gratuita, che guiderà cittadini, turisti, giovani e studenti attraverso le strade di Palermo, nei luoghi degli attentati mafiosi che hanno sconvolto la vita italiana a partire dagli anni ‘70
Pietro Grasso presidente del Senato

A raccontare le vicende di persone cadute per mano di Cosa Nostra non sarà un libro o un reportage televisivo, ma una vera e propria “app” voluta dall'associazione no profit “Sulle nostre gambe” attraverso la promozione del personaggio televisivo Pif, al secolo Pierfrancesco Diliberto, tra i soci fondatori.

 

Si tratta di una App sviluppata da Tim e presentata nella sala Koch del Senato lo scorso 5 febbraio, con un saluto dello stesso presidente Pietro Grasso, siciliano. Tra i presenti, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, l'ad della società telefonica Marco Patuano e gli altri fondatori dell’associazione, tra cui Emanuela Giuliano, figlia del capo della squadra mobile di Palermo Boris, ucciso dalla mafia.

 

«L'idea di fondo – spiega Pif – era di dare un volto alle persone che hanno combattuto la mafia, di farle conoscere: molti di loro sono ricordati poco, alcuni affatto, sicuramente molto meno di quanto meriterebbero. Negli anni ‘80 nelle gite del liceo un po’ ci vergognavamo di venire da Palermo: tutti identificavano la città con la mafia. Mi chiedo: perché sapevamo tutto dei mafiosi, anche di Totò Riina che era latitante e praticamente niente dei giudici, dei poliziotti che lottavano contro la mafia? Oggi possiamo provare a colmare questa lacuna».

 

I narratori delle storie e dei loro protagonisti sono artisti siciliani: da Beppe Fiorello a Francesco Scianna, da Nino Frassica a Leo Gullotta, da Isabella Ragonese a Giuseppe Tornatore, passando per Pippo Baudo, Luigi Lo Cascio, Ficarra&Picone. Sono attualmente disponibili 15 itinerari attraverso le strade di Palermo e dintorni, ma l’applicazione sarà fruibile ovunque, grazie alla modalità “Visita 360°” che porta virtualmente gli utenti sul luogo dell’accaduto, con foto panoramiche che scorrono all'occorrenza. Utilizzando questa funzione, l’utente potrà guardarsi attorno come se si trovasse sul posto, ascoltare la narrazione e vedere tramite animazioni come sono avvenuti i fatti.

 

NOma vuole così essere un modo per ricordare, anche in inglese, il sacrificio di tante persone e delle loro scorte: Antonino Agostino, Paolo Borsellino, Rocco Chinnici, Mauro De Mauro, Giovanni Falcone, Mario Francese, Giorgio Boris Giuliano, Libero Grassi, Carmelo Iannì, Pio La Torre, Piersanti Mattarella, Beppe Montana, Giuseppe Puglisi, Pietro Scaglione, Cesare Terranova. Successivamente saranno disponibili anche le storie di Filadelfo Aparo, Ninni Cassarà, Gaetano Costa, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Peppino Impastato, Paolo Giaccone, Calogero Zucchetto.

 

«Un evento importante perché la memoria non va mai trascurata. Questo collegamento fra memoria e nuove tecnologie ci fornisce maggiori garanzie sulla sua permanenza e sulla sua tutela. NOma è l’unione di una storia fatta di tanti eventi drammatici con le tecnologie moderne. Servirà ai cittadini e servirà anche per acquistare nei negozi che non pagano il pizzo, per appoggiarne le attività», ha affermato Grasso.

 

Grazie a questa App, ogni vicenda non è solo narrata, ma illustrata con documenti storici, animazioni, fumetti, note biografiche, video, scatti d’epoca e interviste inedite ai familiari, affinché l’esperienza antimafia sia una sorta di percorso a tappe consultabile direttamente sulla mappa o sotto forma di elenco.

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