Nasce la Maison du monde

Tra pochi mesi sarà pronto questo condominio solidale per giovani coppie, stranieri, studenti e lavoratori precari, nel quale sperimentare nuove forme di convivenza, in uno dei quartieri più multietnici della città
maison du monde milano

Dopo il VII Incontro mondiale delle famiglie, che si è svolto un mesetto fa, Milano presenta un bilancio con tante voci in positivo. E tanti segni concreti. Uno tra questi è la realizzazione della “Maison du Monde”, un condominio solidale per giovani coppie, stranieri, studenti, lavoratori precari, abitanti temporanei della città, dove sperimentare nuove forme di convivenza, in uno dei quartieri più multietnici della città: quello che sorge lungo via Padova, Turro e piazza Loreto.
 
Qrogetto di housing sociale, voluto dalla Fondazione Cariplo, dall’assessorato alla Casa della regione Lombardia, da Fondazione housing sociale è stato realizzato grazie all’intervento del Fondo immobiliare di Lombardia, gestito da Polaris investment sgr. La casa “Maison du Monde” vuole essere, tra i tanti, un esempio d’integrazione tra famiglie italiane e straniere, tra giovani e anziani. Il progetto investe un intero edificio, che originariamente era di proprietà dello scultore Marco Mantovani, che alla sua morte lo aveva donato alla veneranda Biblioteca ambrosiana.
 
La ristrutturazione del complesso immobiliare è resa possibile grazie anche al sostegno della Fondazione Cariplo e della regione Lombardia. Entrambi hanno donato 1,5 milioni di euro. La ristrutturazione consentirà di ricavare 50 alloggi di varie metrature e tagli, che saranno offerti in locazione calmierata a giovani coppie e famiglie italiane e straniere in difficoltà economica, o come residenza temporanea per persone alla ricerca di soluzioni abitative a basso costo, in città.
 
Si pensa anche a lavoratori in trasferta o in mobilità, lavoratori precari, studenti e ricercatori, giovani interessati a esperienze formative o di lavoro, parenti o amici di degenti ospedalieri, oltre che ad inquilini già residenti. Il progetto prevede anche l’attivazione e la gestione di servizi rivolti ai condomini e al quartiere, al fine di promuovere forme di convivenza solidale e di partecipazione alla vita di condominio, con un’attenzione alle persone più fragili, grazie al coinvolgimento di un network d’imprese sociali attive in città.
 
Un grande contributo alle iniziative culturali e solidali sarà offerto dalla Fondazione Mantovani, che ha sede nell’edificio. I primi alloggi, si prevede, saranno pronti entro la fine di quest’anno, i restanti entro la fine del prossimo.
 

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