Ambiente

Cop28 a Dubai per verificare accordi di Parigi

Gli Emirati Arabi Uniti ospitano la COP28 a Dubai dal 30 novembre al 12 dicembre 2023, riunendo i leader di governi, della società civile, dell'industria e della finanza in un momento fondamentale per valutare per la prima volta i progressi raggiunti rispetto all'Accordo di Parigi.

Sheikh Mohammed bin Zayed Al Nahyan, the president of the United Arab Emirates and the ruler of Abu Dhabi, right, walks with Reem al-Hashimy, Emirati minister of state for international cooperation, ahead of the COP28 U.N. Climate Summit, Wednesday, Nov. 29, 2023, in Dubai, United Arab Emirates. (AP Photo/Kamran Jebreili)
People walk near a logo for the COP28 U.N. Climate Summit, Wednesday, Nov. 29, 2023, in Dubai, United Arab Emirates. (AP Photo/Rafiq Maqbool)
People walk past a poster ahead of the COP28 U.N. Climate Summit, Wednesday, Nov. 29, 2023, in Dubai, United Arab Emirates. (AP Photo/Rafiq Maqbool)
COP28 President Sultan al-Jaber walks through the venue for the COP28 U.N. Climate Summit, Wednesday, Nov. 29, 2023, in Dubai, United Arab Emirates. (AP Photo/Peter Dejong)
People walk the venue for the COP28 U.N. Climate Summit with the Al Wasl Dome in the background at Expo City, Wednesday, Nov. 29, 2023, in Dubai, United Arab Emirates. (AP Photo/Joshua A. Bickel)
People walk through Al Wasl Dome at Expo City ahead of the COP28 U.N. Climate Summit, Wednesday, Nov. 29, 2023, in Dubai, United Arab Emirates. (AP Photo/Rafiq Maqbool)

Come conferma l’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e per la ricerca ambientale, «la necessità di trovare risposte tempestive e concrete ai chiari effetti del cambiamento climatico è sempre più evidente e stringente. Diversi istituti autorevoli a livello globale sottolineano con forza sempre maggiore l’urgenza di attuare politiche più forti di quelle adottate fino ad oggi per mantenere l’innalzamento della temperatura globale entro 1,5°C».

In uno scenario in cui gli scienziati hanno dichiarato il 2023 come l’anno più caldo mai registrato, vi sono però alcune ragioni specifiche per cui la COP28, rispetto alle precedenti, è di particolare importanza.

Innanzitutto, alla COP28 si chiuderà il bilancio globale dei progressi fatti rispetto ai target di Parigi, il cosiddetto “Global Stocktake” (GST). Istituito dall’Accordo di Parigi, il GST è il primo resoconto dell’impatto delle azioni per il clima adottate dai Paesi membri dell’UNFCC, che include anche una verifica della loro validità per raggiungere gli obiettivi. Qualora vengano riscontrate delle mancanze, come sarà probabile, verranno definite le strategie da mettere in pratica per garantire maggiori risultati. Dall’esito del Global Stocktake, quindi, dipende la direzione che prenderà l’azione climatica dei Paesi nei prossimi anni.

Foto Ap

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