La parola ai lettori

Lettera aperta al presidente della Fgci, Carlo Tavecchio, da parte di un educatore

Gentile presidente, le mando due righe a ciascuno degli indirizzi presenti sulla pagina “contatti” del suo sito, per avere almeno una speranza che qualcuno di lor signori avrà la bontà di consegnargliele.Mi rivolgo a lei, signor presidente, costernato dalla scelta che lei (o la Figc ma è lo stesso visto che la rappresenta) ha fatto con la decisione di accettare la sponsorizzazione di Intralot per le squadre nazionali, una delle società dell'azzardo più intraprendenti ed in espansione.

 

Le società sportive si ritroveranno come in un incubo a fare spot per il grande affare che svuota le tasche dei tanti (soprattutto tra i più poveri), che alimenta la piaga dell'usura, che diffonde malessere sociale e che distrugge salute e ricchezza di persone, famiglie, imprese. Tali società hanno issato il nostro Paese al terzo posto, nel mondo dell'azzardo. Ma lei tutte queste cose le sa già, suppongo. Ed allora la mia ed altrui costernazione si è mutata in indignazione. Perché presidente?

 

Perché fare della Figc una complice del gioco d'azzardo che svuota i cervelli e i portafogli, ridicolizza gli sforzi per una crescita culturale, svilisce il lavoro di centinaia di milioni di persone impegnate nel difficile compito educativo nell'epoca della rivoluzione digitale? Signor Tavecchio rifiuti con determinazione e sdegno soldi che, guadagnati nella connivenza delle leggi civili, sono frutto della rovina di milioni di cittadini, indotti da pubblicità subdole ma purtroppo presenti sui nostri schermi, a rovinarsi con l'azzardo; non guidi la Figc alla morte civile, non infanghi tutti coloro che nello sport vedono uno degli strumenti privilegiati di educazione alla socialità. Non ci faccia vergognare di essere tifosi della nostra nazionale, uno dei simboli più belli e sani dell'Italia! Glielo chiedo, anche a nome dei tanti che hanno reagito alla notizia, perché ancora una volta la nostra positività non si tramuti in rabbia nel constatare che i poteri economici forti, ma distruttivi della compagine sociale e quanto mai discutibili, hanno avuto il sopravvento su quei valori che tentiamo di trasmettere ai nostri ragazzi per una società migliore. La ringrazio se avrà avuto la pazienza ed il coraggio di leggere questa mia fino in fondo e di averla lasciata interpellare la sua coscienza morale, ancora interessata al bene del nostro popolo.

Distintamente Giuseppe Palocci

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