La libertà secondo Einaudi

A Cuneo si discute sul libro del filosofo Francesco Tomatis dedicato al primo Presidente della Repubblica italiana, uno dei maggiori economisti e pensatori politici del XX secolo
einaudi

E’ stato presentato ieri al Salone d’Onore del Comune di Cuneo, il libro Verso la città divina. L’incantesimo della libertà in Luigi Einaudi, scritto dal filosofo cuneese Francesco Tomatis ed edito da Città Nuova. Alla presentazione parteciperanno, oltre all’autore, Giuseppe Riconda e Graziano Lingua, docenti di filosofia teoretica presso l’Università degli Studi di Torino.

 

Il libro si concentra su quello che è stato il pensiero di Luigi Einaudi, primo presidente della Repubblica italiana dal 1948 al 1955, nonché uno dei maggiori economisti e pensatori politici del XX secolo. Einaudi nasce a Carrù dove svolge gli studi elementari, prima di andare in collegio a Savona e poi Torino, con il trasferimento della famiglia a Dogliani dopo la morte del padre. Tomatis, anch’egli carrucese per nascita e attualmente professore ordinario all’Università di Salerno, ha voluto dedicare al presidente Einaudi, per i cinquant’anni dalla sua scomparsa, un ampio studio che va a indagare nei suoi scritti l’ideale da cui egli è stato sempre guidato: la libertà. Il volume è stato offerto in qualità di omaggio ideale dal sindaco di Cuneo, Alberto Valmaggia, al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano – che l’ha molto apprezzato – durante la sua recente visita a Cuneo.

 

Nell’esposizione che Tomatis dà del pensiero einaudiano emergono tre dimensioni della libertà umana: la libertà personale, interiore, della coscienza morale di ciascun individuo; la libertà sociale, pratica, interpersonale; la libertà spirituale, alla ricerca di verità sempre ulteriore, anelante a Dio. Alla luce della libertà, Tomatis illustra tante questioni poste con vigore da Einaudi, ancora cruciali nella società attuale: la ricchezza della variegatezza di persone e associazioni; l’individuazione di classi dirigenti moralmente elevate e autorevoli; la necessità di una federazione europea e dell’autonomismo regionale, rivolto all’unità; il rispetto della divisione dei poteri e di regole condivise, per un fecondo confronto fra interessi e opinioni; la libertà di pensiero e di fede religiosa; il valore del dovere morale e dei comandamenti biblici, del messaggio cristiano e della tradizione; l’indipendenza di magistratura, governo, parlamento, stampa, chiesa; l’autonomia universitaria e la valorizzazione del lavoro indipendente, argine contro assolutismi e monopolismi; la centralità di agricoltura, impresa e proprietà privata per l’economia; la tutela del risparmio familiare; l’equità delle imposte e la giustizia delle leggi; la critica ai totalitarismi e al conformismo, a ogni idolatria o ideologia.

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