Italia, cuore del mondo

Per la prima volta la campagna “I luoghi del cuore” del Fai è aperta anche agli stranieri
villa augustea somma vesuviana

Che l'Italia sia da tempo immemore il Paese dell'arte e della cultura per antonomasia – basti pensare al gran tour ottocentesco, che non poteva escluderla – non è certo una novità: tanto che a volte pare che le nostre bellezze siano più conosciute e apprezzate dagli stranieri che dai connazionali. Forse anche per questo la campagna 2012 “I luoghi del cuore” del Fondo italiano per l'ambiente (Fai), partita lo scorso 23 maggio, per la prima volta si apre al mondo: sul sito http://www.iluoghidelcuore.it cittadini di ogni dove hanno la possibilità di segnalare il proprio “luogo del cuore” italiano – una città, un monumento, un parco, un'isola…e chi più ne ha, più ne segnali – perché ne venga promossa la tutela, la conservazione e la conoscenza.
 
A partire dal 2003, anno della prima edizione, sono stati “salvati” dalla decadenza e dall'incuria luoghi come il mulino di Bàresi a Roncobello (Bergamo), la Chiesetta della SS. Trinità di Santa Caterina Valfurva (Sondrio), e molti altri: le foto del “prima” e del “dopo” sono sul sito, a testimonianza di come l'iniziativa abbia prodotto risultati concreti. D'altronde, la mobilitazione è stata notevole: la scorsa edizione del 2010, dedicata ai 150 anni dell'unità d'Italia, ha raccolto quasi mezzo milione di segnalazioni.
 
I tempi erano insomma maturi per andare oltre i confini, anche grazie alla collaborazione con la Farnesina e numerose associazioni culturali italiane all'estero: e dall'estero arrivano infatti diversi testimonial della campagna, tra i quali non poteva mancare Woody Allen che, coerentemente con il suo ultimo film To Rome with love, ha segnalato proprio la capitale – nominando però anche Venezia, definendo la seconda «un sogno», e la prima «quel sogno fatto realtà».
 
Per votare il proprio luogo del cuore è sufficiente registrarsi sul sito: c'è tempo fino al 31 ottobre, ed è possibile anche fare più di una segnalazione. D'altronde perché limitarsi, in un Paese che conta così tanti luoghi da tutelare che – appunto – spesso finiscono per non esserlo affatto? Al momento sul podio ci sono il faro del Monte della Guardia di Ponza (Latina), Palazzo Chigi Albani a Soriano nel Cimino (Viterbo), e San Felice sul Panaro (Modena): se non siete d'accordo…dite la vostra! (nella foto, lo scavo della villa Augustea a Somma Vesuviana, Napoli).

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