Intelligenza Artificiale e Opinione Pubblica. Potenzialità e limiti di utilizzo

Da vent’anni l’Osservatorio scienza, tecnologia e società studia l’opinione delle italiane e degli italiani sui principali temi di ricerca riguardanti la salute, l’ambiente, l’energia e tutti i temi scientifici che influiscono nella nostra vita quotidiana
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Da vent’anni l’Osservatorio Scienza, tecnologia e società studia l’opinione delle italiane e degli italiani sui principali temi di ricerca riguardanti la salute, l’ambiente, l’energia e tutti i temi scientifici che influiscono nella nostra vita quotidiana*.

Quest’anno, una particolare sezione di indagine è stata dedicata all’Intelligenza Artificiale per studiare la percezione del pubblico considerando quanto complesso e dinamico sia il processo di diffusione dei diversi dispositivi a essa connessi.

Le tecnologie che compongono l’Intelligenza Artificiale influiscono su vari aspetti della vita quotidiana. Tra questi la comunicazione pubblica, la percezione del pubblico rispetto ai rischi e alle potenzialità offerte, l’impatto sui processi lavorativi e l’occupazione, lo sviluppo di nuove forme di educazione, la regolazione e la governance di strumenti potenti e pervasivi.

L’Osservatorio ha proposto al pubblico alcuni quesiti per verificare l’orientamento degli Italiani e individuare le principali criticità.

In primo luogo, gli Italiani conoscono poco dell’Intelligenza Artificiale in senso generale dato che quasi sette su dieci tra loro affermano di essere poco o per niente informati.

L’immaginario pubblico dell’Intelligenza Artificiale è caratterizzato soprattutto dalla presenza di Robot umanoidi, assistenti vocali, algoritmi e strumenti di apprendimento automatico come Chat GPT. Si nota dunque una visione di elementi esterni in grado di offrire servizi, strumenti di comunicazione e gestione di temi complessi.

Analizzando i limiti e le potenzialità, il pubblico sostiene che i sistemi automatici debbano essere regolamentati pur riconoscendone l’utilità. Come per altre innovazioni tecnologiche, si sottolinea la necessità di avere delle garanzie per il loro utilizzo prevenendo effetti indesiderati come le frodi informatiche, il plagio e le notizie false. Molto esigua la percentuale di coloro che vieterebbero l’uso delle applicazioni di Intelligenza Artificiale.

Come avvenuto in passato, il pubblico dimostra un’apertura di credito verso le nuove tecnologie in una fase di sviluppo e di scarsa conoscenza. Nel caso dell’Intelligenza Artificiale i dubbi riguardano il ruolo degli umani in una fase di grande espansione delle tecnologie generative: le più immediatamente percepite come vicine e utili.

Se si ampliano le opportunità informative e di elaborazione di sistemi complessi, si aprono però fronti imprevedibili in cui le applicazioni dell’Intelligenza Artificiale potrebbero riservare sorprese non gradite. Per questo motivo l’Unione europea ha varato nel 2021 un quadro normativo per garantire le migliori condizioni di utilizzo. Questa azione risponde a quanto i cittadini si aspettano cercando di affrontare i rischi e le incertezze in modo adeguato.

Bucchi M., Pellegrini G., Rubin A., Saracino B. Annuario Scienza, Tecnologia e Società, (2024). Vent’anni di scienza nella società, Bologna, Il Mulino.

L’Osservatorio Scienza Tecnologia e Società di Observa è coordinato da Massimiano Bucchi e Barbara Saracino e pubblica un rapporto annuale giunto quest’anno alla ventesima edizione.
https://www.observa.it/annuario-scienza-tecnologia-e-societa-2024-edizione-speciale/

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