Inaugurato il Simposio nella festa di Veshak

Cristiani e buddhisti di diverse correnti si trovano insieme per fare del mondo una vera famiglia universale. Ad aprire i lavori il cardinale Jean-Louis Tauran e Maria Voce
Simposio tra cristiani e buddhisti

Proprio nel giorno in cui alcuni Paesi dell’Asia celebrano la festa di Veshak, che ricorda la nascita del Buddha, si è aperto presso il Centro Mariapoli di Castelgandolfo il 5° Simposio buddhista-cristiano con il titolo “Interpretare e vivere le Scritture per costruire l’armonia universale e la pace”.
 
A inaugurare i lavori, iniziati con una presentazione degli oltre centro partecipanti provenienti dal buddhismo therawada e mahayana, di diverse correnti, e dalla Chiesa cattolica, con la presenza di anglicani e riformati, sono stati il card. Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, e Maria Voce, presidente del Movimento dei focolari.
 
Il cardinale, prendendo spunto dall’ultimo incontro di Assisi, che nell’ottobre scorso aveva celebrato il XXV anniversario della Giornata di preghiera indetta da Giovanni Paolo II, ha sottolineato come il dialogo sia un vero pellegrinaggio al quale «Benedetto XVI invita a unirsi non solo i fratelli e le sorelle delle diverse confessioni cristiane e delle tradizioni religiose del mondo, ma anche tutti gli uomini di buona volontà senza una convinzione religiosa».
 
Il porporato francese è poi passato a un esame accurato della situazione mondiale attuale, all’interno della quale si coglie sempre più la necessità di un dialogo non tanto fra le religioni, ma fra gli uomini che credono.
 
«È nel contesto di nuove grandi sfide che si situa la nuova cultura del dialogo che vorremmo offrire agli uomini e alle donne d’oggi. Il ruolo delle religioni è decisivo per ritrovare il senso del bene comune universale. Le religioni non possono essere altro che un fattore di pace, di riconciliazione, di avvicinamento degli spiriti. Ma questo non può verificarsi se l’uomo non comincia a guardare l’uomo stesso, non come un nemico, ma come un fratello. È il desiderio di informarsi seriamente sulla religione dell’altro che dà luce a un dialogo fraterno, alla purificazione della memoria».
 
Il responsabile del dialogo interreligioso della Santa Sede ha tenuto a precisare l’impegno dei cristiani «a dialogare con persone e comunità di altre religioni, perché siamo tutti creature di Dio e, quindi, siamo fratelli e sorelle. Inoltre, si può individuare nelle diverse tradizioni religiose un patrimonio di valori etici comuni che consente ai credenti di unire sforzi e iniziative per collaborare insieme per il bene dell’umanità».
 
Proprio questi aspetti sono stati sottolineati anche da Maria Voce che ha ricordato come la convinzione di Chiara Lubich – che ogni uomo e donna che ci passa accanto è un fratello e sorella da amare – abbia incontrato nel cuore del rev. Nikkyo Niwano, fondatore del Movimento di rinnovamento buddhista Rissho Kosei kai, e del Gran Maestro Ajhan Thong, eminente figura del buddhismo theravada della Thailandia, una eco immediata. Proprio questi incontri iniziali hanno «impegnato buddhisti e cristiani a lavorare insieme e a camminare sulla strada della fratellanza universale per diventare quello che il mondo già sarebbe, ma che spesso pare dimenticare di essere: una famiglia».
 
Riferendosi al titolo del convegno la presidente dei Focolari ha concluso con «l’augurio che questi giorni permettano di approfondire i rispettivi testi sacri, rinnovando l’impegno a viverli per continuare insieme nel cammino del dialogo. Come dice Benedetto XVI, si tratta di un pellegrinaggio comune verso la Verità. Il nostro impegno vuole essere anche quello di realizzare la fraternità e le Scritture delle nostre tradizioni ci rivelano e illuminano il cammino per realizzarla».
 
I lavori continuano ora su vari temi che permetteranno di approfondire la comprensione e la vita delle rispettive Scritture.

I più letti della settimana

Tonino Bello, la guerra e noi

Perché i focolarini non votano

Diario di un viaggio in Congo

Il voto cattolico interessa

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons