In libreria

Questa settimana proponiamo una storia vera di dolore e di speranza nella malattia; il romanzo di George Sand “La piccola Fadette”; un approfondimento sul concetto tanto attuale di “sinodalità”; la biografia di Dostoevskij nei ricordi della moglie Anna Grigór’evna. Buona lettura!
Libri aperti

Testimonianze – Antonio Rodari, “La camomilla ha sconfitto il male”, San Paolo, euro 16,00 – L’autore, medico milanese dell’Istituto dei tumori, scopre a quarant’anni, con tre figli piccoli, di avere un tumore al rene. I «dieci anni di vita quasi normale» che gli restano sono attraversati dalla testimonianza da lui lasciata attraverso lettere, scritti e appunti: materiale all’origine di questo libro che racconta una reale esperienza di vittoria sulla fragilità della vita e sulla morte.

Narrativa – George Sand, “La piccola Fadette”, Neri pozza, euro 12,90 – Chi è Fadette? Una piccola vagabonda giudicata dagli abitanti del borgo della Cosse brutta, sporca, dispettosa e probabilmente dedita a pratiche di stregoneria. La ragazza però, incapace di malizia, ha un carattere mite e generoso e, non avendo nulla, si accontenta di poco per essere felice… Dei 130 romanzi della prolifica scrittrice francese, questo è forse il più amato e il più incantevole.

Chiesa – Dario Vitali, “Verso la sinodalità”, Qiqajon, euro 15,00 – Sinodalità: una questione scottante oggi tanto per l ‘ecclesiologia che per la prassi ecclesiale. Questo testo è un tentativo di affrontare e avviare a soluzione questa problematica, che con l’elezione di Jorge Mario Bergoglio al soglio di Pietro ha trovato nuova attenzione nel dibattito teologico. Il punto di partenza è la dottrina del Vaticano II sulla collegialità, che l’autore segue in tutto il suo sviluppo, dal testo conciliare alla sua debole recezione nel post-Concilio.

Ritratti – Anna Grigór’evna Dostoévskaja, “Dostoevskij mio marito”, Castelvecchi, euro 22,00 – Prima traduzione integrale delle memorie di colei che, giovane stenografa divenuta collaboratrice del celebre scrittore al tempo in cui stava componendo Il giocatore, sarebbe diventata la sua seconda moglie. Anna racconta le gelosie del marito, ma anche la sua dolcezza, l’amore per i figli, i libri, i viaggi, la lotta paziente contro il demone del gioco. Un ritratto indimenticabile di Dostoeveskij visto dal di dentro.

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