Daisy prima, quinto oro per l’Italia

Osakue vince nel lancio del disco alle Universiadi di Napoli, un anno dopo l’aggressione: un successo oltre la barriera dell’odio. Le ultime vittorie hanno fatto tornare le Universiadi sulle reti nazionali anche nelle ore di punta...
Daisy Osakue

Una medaglia d’oro azzurra alle Universiadi che acquista il sapore del riscatto: è il trionfo nel lancio del disco Daisy Osakue, atleta di Moncalieri, nel torinese, di origine africana che lo scorso anno venne presa di mira mentre tornava a casa. La 23enne venne colpita da un uovo lanciato da una macchina in corsa, a bordo della quale tre giovani agirono “per goliardia”, almeno ufficialmente, come peraltro avevano fatto altre volte in precedenza, prima di essere identificati.

Nonostante la lesione alla cornea riportata nell’occasione, che i tre denunciati per lesioni (residenti tra Vinovo, La Loggia e Moncalieri) avevano ribadito come non motivata da ragioni razziali, contrariamente ai timori iniziali della vittima, dodici mesi dopo Daisy sale sul gradino più alto del podio. Lo fa con la misura di 61,69, aggiudicandosi di fatto la prima medaglia vinta dagli azzurri nell’atletica leggera e il suo record personale, avendo superato di 34 centimetri il suo precedente miglior lancio. Battute la tedesca Claudine Vita (61,52) e la lituana Zarankaite, arrivata terza.

Per la neomedagliata piemontese, che studia criminologia alla Angelo State University, in Texas, quella di ieri sera sulla pedana del San Paolo è la settima misura italiana di ogni epoca: le prime sei appartengono alla primatista nazionale Agnese Maffeis, con il picco del record di 63,66 che risale al 1996. Al quinto turno di lanci, Daisy ha superato dalla prima piazza la quotata tedesca Vita e la misura richiesta per accedere ai Mondiali di Doha del prossimo autunno. L’altra azzurra in gara, Giada Andreutti ha concluso all’undicesimo posto, frenata da un infortunio all’inguine avvertito durante il riscaldamento. Nella finale diretta dei 10.000 metri è arrivato il quarto posto per Iliass Aouani, con un tempo di 29:41.97, a poco più di cinque secondi dal podio nella gara vinta dal sudafricano Mokofane Kekana (29:29.43).

Rimane da chiedersi tuttavia come mai non si dia sufficientemente spazio sulla rete pubblica televisiva a sport come l’atletica, soprattutto in occasione di una manifestazione quotata come le Universiadi di Napoli, organizzate proprio dal nostro paese e finora poco valorizzate. Perché la gara della nostra azzurra Daisy, per di più valida per l’oro nel lancio del disco con uno splendido record personale, non è stata trasmessa?

 

 

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