Da Udine al Camerun, quando l’università coopera

Grazie ad un progetto europeo a cui hanno partecipato l'ateneo friulano e quello di Yaoundé, con il sostegno della regione Friuli Venezia Giulia, nella capitale del Camerun è stato aperto un laboratorio di sicurezza alimentare
Inaugurazione laboratorio per la sicurezza alimentare in Camerun

A sentire chi l'ha progettato, è il più grande e moderno laboratorio di ricerca per la sicurezza alimentare del Camerun: grazie alla collaborazione tra le Università di Udine e Yaoundè 1, al contributo della regione Friuli Venezia Giulia, del programma europeo Edulink – progetto Live, e al sostegno del ministero degli allevamenti, pesca e industrie di origine animale del Paese africano, è stato inaugurato nella capitale Yaoundé un centro che certificherà la salubrità e la sicurezza dei prodotti di origine animale composto da otto laboratori su una superficie di circa 300 metri quadrati. Oltre alle attività di controllo su tutta la filiera della carne e del pesce, il centro sarà adibito alla ricerca, alla sperimentazione e alla formazione degli operatori del settore: l'intento è quello di garantire la qualità di ciò che passa nel piatto dei camerunensi e delle popolazioni dell'Africa centrale, analizzando i campioni prelevati dai veterinari locali.

Per la realizzazione del laboratorio la regione Friuli e l’università di Udine hanno investito circa 100 mila euro, ma l'impegno non è stato soltanto economico: l’ateneo friulano infatti ha contribuito progettando il laboratorio, donando e installando gran parte della strumentazione, e formando tecnici, esperti e veterinari che lavoreranno nella struttura. A garanzia di una gestione efficiente e condivisa, inoltre, è stato stipulato un apposito accordo tra i due atenei.

A prova che l'università di Udine non è nuova alla cooperazione internazionale è il fatto che abbia addirittura nominato un delegato ai rapporti con i Paesi dell'Africa subsahariana, il prof. Marco Galeotti, che ha partecipato all'inaugurazione: «La realizzazione all’estero di un nuovo laboratorio della nostra università – ha affermato – è un grande risultato, frutto dello sforzo sinergico dell’ateneo e delle istituzioni locali e nazionali. Una conferma del ruolo strategico dell’internazionalizzazione per l’Università di Udine e della sua vocazione per la zootecnia e le scienze veterinarie, anche nell’ambito di progetti di ricerca e di cooperazione transnazionali».

L’Università di Udine, quella di Yaoundé 1 e le autorità del Camerun collaborano da oltre dieci anni, grazie al sostegno del programma europeo Edulink Live e della regione Friuli Venezia Giulia. Questo è quindi l'ultimo passo di una serie di altre iniziative: corsi di aggiornamento per oltre un terzo dei veterinari del Camerun, supporto alle attività didattiche della facoltà di medicina veterinaria di Ngaunderè, la creazione di un sistema di formazione continua per i veterinari camerunensi, e il miglioramento dei metodi di ispezione veterinaria nel macello pubblico di Yaoundé. La cooperazione tra Italia e Camerun, peraltro, si estende – passateci la metafora – anche al bestiame: l'équipe del professor Edi Piasentier, infatti, ha portato avanti una serie di ricerche volte al miglioramento della razza bovina dello Zebù Goudali con la pezzata rossa italiana. Un esempio di come ricerca universitaria e cooperazione allo sviluppo possono unirsi virtuosamente.

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