CN day, collegate 60 città

Coraggio, fiducia, speranza, passione civile. Queste le parole più ricorrenti all’indomani degli appuntamenti svolti in tutto il territorio nazionale per la prima edizione dell’iniziativa del nostro Gruppo editoriale
Cn Day

Un evento al di là delle aspettative. Di rientro in redazione, il lunedì mattina dopo il Città Nuova day, l’entusiasmo è d’obbligo. Siamo giornalisti, e dunque abituati all’obiettività, ma un tale successo nel week end, con lo svolgersi di circa sessanta appuntamenti in tutto il territorio nazionale, in occasione appunto del Città Nuova day (vedi qui la registrazione del collegamento streaming utilizzando Google Chrome), ci ha lasciato senza parole. Lo diciamo, perché i protagonisti non siamo stati noi – anche se coi colleghi del Gruppo editoriale ci siamo distribuiti come abbiamo potuto in alcune delle tante città dove si sono svolti gli eventi -, ma è stato il popolo di Città Nuova: lettori, abbonatori, autori, persone che volevano conoscere la nostra proposta culturale. Protagoniste anche diverse associazioni con le quali si è iniziato a lavorare insieme al servizio del Paese.  

Il plauso, va quindi, alle comunità che localmente hanno messo in moto una fantasia senza precedenti che ha permesso alla prima edizione del Città Nuova day di raggiungere risultati che danno coraggio, fiducia, speranza: qualcuno ha detto che queste parole sono diventate la “password” della propria giornata.

Senza trionfalismi e con tanto ancora da fare, possiamo dire che un’Italia già in rete si è fatta sentire e vedere, ha mostrato che c’è gente (ed è tanta) mossa ancora da quella passione civile che non sempre trova adeguato spazio nei media. Ed è questo, forse, il lascito più importante della manifestazione, che chiuderebbe i battenti già oggi se non fosse che una delle tante tappe dell’impegno per il bene comune dell’Italia che continua tutto l’anno.

«Non ci è chiesto nulla di impossibile, ma molto di straordinario», hanno comunicato da Chieti. Molta idealità, ma anche tanta concretezza. «Questo libro ci insegna le cose che si possono fare», commentava Nando Dalla Chiesa, docente di sociologia della criminalità organizzata, presidente del comitato antimafia del comune di Milano, intervenendo nel capoluogo lombardo alla presentazione del libro La legalità del noi, ed. Città Nuova. «È un’Italia che nessuno racconta e che questo libro ha il pregio di fare», aggiungeva Lorenzo Frigerio, Coordinatore nazionale della "Fondazione Libera informazione".

“Città Nuova day collega l’Italia”, recitava il titolo della manifestazione. E così è stato anche attraverso una diretta streaming seguita nelle diverse città e che ha visto intervenire in diretta Torino, Roma, Napoli; ha dato voce ai bambini e alla loro neo-nata rivista Big; agli adolescenti che hanno presentato Teens, una nuova rivista fatta dai ragazzi per i ragazzi.

Non è mancato il contributo della presidente del Movimento dei Focolari, Maria Voce, che in un’intervista realizzata per l’occasione ha sottolineato quanto la comunicazione che Città Nuova fa, tramite le sue riviste e i suoi libri, sia «importantissima» in un momento in cui «ci si sente scoraggiati, senza speranza perché si ha l’impressione che ogni tentativo va a finire male, che le buone intenzioni rimangono sulla carta, che nessuno ha il coraggio veramente di mettere le mani in pasta e di fare qualcosa di concreto – e non è vero -: Città Nuova ha il compito di far vedere che non è vero (…), può seminare in tutto il Paese dei sentimenti che spingono ad agire». Di fronte alle tragedie e al disorientamento politico a cui assistiamo, Maria Voce ha richiamato alla comune responsabilità di «scoprire che esiste un mondo fatto di persone in rete che stanno già lavorando e di cui poco si parla, che poco si conosce» e sottolineato che in questo senso «Città Nuova ha un grande compito da svolgere». Insieme a tutti coloro che hanno dato vita al Città Nuova day e non solo.

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