Cittadini protagonisti nel mercato elettrico

L’ambizioso progetto di Retenergie per il coinvolgimento diretto degli utenti/soci nella produzione e gestione dell’energia elettrica.
Pannelli solari sul tetto

Marco Mariano, classe 1965, è il presidente di Retenergie. Vive a Villafalletto, in provincia di Cuneo, ha frequentato il Liceo Classico e poi la Facoltà di Lettere, però ad un esame dalla laurea ha mollato tutto, si è sposato ed è andato a lavorare. Dopo due anni è tornato a Villafalletto, ha rilevato l’azienda agricola del padre e ha cominciato a fare il contadino. Nel frattempo sono nati 3 figli.

Dall’agricoltura biologica alle energie rinnovabili il passo è breve. Così dopo averne parlato con amici, comincia questa avventura: nasce a fine 2008, da un gruppo di persone provenienti da più regioni d’Italia che cercano un approccio diverso al grande problema dell’energia, la Cooperativa Elettrica Retenergie. Rappresenta un nuovo modello di gestione del bene comune energia, attraverso un processo che coinvolge direttamente i cittadini.

Le attività della cooperativa infatti vengono finanziate da forme di azionariato popolare, in particolare raccolta di capitale sociale e prestito sociale remunerato. Le finalità sono tre: produrre energia attraverso impianti finanziati dall’azionariato popolare, vendere la propria energia e fornire una serie di servizi energetici ai soci. L’obiettivo ultimo è creare un sistema innovativo e solidale in cui il socio da un lato è proprietario degli impianti della cooperativa, dall'altro a casa propria può usare l'energia prodotta da questi stessi impianti.

Una sorta di modello parallelo e alternativo al mondo convenzionale dell'energia in cui la maggior parte degli attori è coinvolto in pratiche impattanti sull'ambiente, sulla giustizia sociale, sulla salute di tutti noi. Dopo quattro anni di attività e l’installazione su tetti di sette impianti fotovoltaici per un totale di 450kwp (kilowatt picco), da gennaio 2013 il nuovo modello si sta realizzando, anche se il percorso non è ancora arrivato alla sua completa definizione. L’obiettivo infatti è produrre abbastanza energia per soddisfare tutti i soci ed emettere bollette elettriche, diventando operatori accreditati del mercato elettrico.

Più sono le persone coinvolte nell’operazione, più aumenta la capacità di finanziare e costruire altri impianti ad energia rinnovabile, in modo da rafforzare questo modello di autogestione. Attualmente la Cooperativa ha 600 soci localizzati soprattutto nel centro nord Italia. Oltre ai sette impianti fotovoltaici allacciati alla rete, ha un progetto idroelettrico ed uno eolico in fase di studio, mentre da quest’anno comincerà ad operare come Esco (Energy Service Company) sempre nell’ambito della riqualificazione energetica.

Il progetto è ambizioso: consapevolezza, rispetto dell’ambiente e delle persone, determinazione sono i tre cardini su cui questo innovativo modello di gestione condivisa di un bene comune, l’energia, può e deve realizzarsi. In ogni caso, premendo l’interruttore di casa nostra siamo tutti coinvolti e sta a noi decidere se farlo come agenti attivi del cambiamento o continuando a subire scelte fatte da altri.

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