Cento imprenditori per cento posti di lavoro

Presentato il nuovo progetto del Fondo Famiglia Lavoro. Si cercano imprese disponibili a riavvicinare i disoccupati all'impiego. Da iniziativa temporanea lanciata nel 2008, il Fondo è ora una realtà stabile che offre prestiti, consulenza e formazione. Anche il Movimento dei focolari ha offerto metodologia e conoscenze
Lavoro in catena di montaggio

Cento imprenditori per cento posti di lavoro, è il nome della nuova iniziativa del Fondo Famiglia Lavoro della diocesi di Milano finalizzata alla ricerca di imprese disponibili a riavvicinare i disoccupati all’impiego. Fortemente sostenuta dal cardinale Scola, il progetto si propone di trovare imprenditori coraggiosi e pronti a scommettere sul futuro, per intercettare le forze produttive vitali e offrire nuove chances a chi ha perso il lavoro.

Una testimonianza concreta di come si possa battere la crisi, recuperando i legami sociali alla base del miracolo economico lombardo e italiano. Una scommessa ardua che impone un salto di qualità collettivo per chi è nel bisogno, per la Chiesa e la società, per chi finora ha sostenuto il Fondo. Nella notte di Natale del 2008, ai fedeli presenti in Duomo, l’allora cardinale Tettamanzi chiese cosa fare per aiutare le famiglie che stavano perdendo il lavoro e così nacque il Fondo famiglia lavoro. In poco più di tre anni sono stati raccolti 14 milioni di euro e aiutate 7 mila famiglie a pagare il mutuo, l’affitto, le bollette del gas e della luce, a sostenere la spesa alimentare. Il Fondo doveva essere temporaneo, ma la crisi non è passata. Così Scola adesso rilancia l’iniziativa adeguandola alle necessità in una versione aggiornata.

Oggi le persone che si rivolgono al Fondo ricevono non più solo aiuti a fondo perduto, ma anche prestiti per aprire piccole attività imprenditoriali, consulenza per proseguire attività lavorative in proprio, formazione professionale. Un rilancio che presuppone, però, che si mobilitino attorno al Fondo tutte le forze buone e vitali e cioè sia il mondo del volontariato, ma anche e soprattutto quello dell’impresa.

Negli ultimi mesi i cittadini hanno donato complessivamente al Fondo oltre 4 milioni di euro in offerte, e anche il no profit non ha fatto venire meno il proprio aiuto. Caritas e Acli hanno messo a disposizione i propri volontari impegnandoli nei distretti. A queste organizzazioni si sono aggiunte altre realtà significative del cattolicesimo ambrosiano: il Movimento dei Focolari e la Compagnia delle opere, che hanno offerto il loro know how e il patrimonio di relazioni per favorire soprattutto l’auto-imprenditorialità di chi ha voluto rimettersi in gioco e avviare proprie attività.

Le tante energie espresse da questi mondi potranno dare frutto se verranno accolte da imprenditori disposti a condividere un tratto di strada insieme. È questo il senso ultimo dell’iniziativa "Cento imprenditori per cento posti di lavoro”, che toccherà i vari distretti economici nel territorio della Diocesi. Saranno coinvolti artigiani, commercianti, imprese dei servizi, medie e piccole aziende, cooperative sociali, banche del credito operativo per un unico obiettivo: mettere in comunicazione proprio il Terzo settore con l’impresa profit, per guardare avanti, oltre la crisi.

«Sappiamo quanto sia difficile questo momento proprio per il mondo produttivo lombardo – osserva il segretario generale del Fondo Luciano Gualzetti –. Eppure proprio la storia delle nostre terre ci insegna che nei momenti più gravi, osare il bene è sempre stata una via efficace per superare i problemi. “Cento imprenditori per cento posti di lavoro” vuole essere una provocazione, speriamo suggestiva, per ritrovare tutti insieme – lavoratori, imprenditori, società civile – il senso di un comune destino, senza il quale difficilmente usciremo dal tunnel della crisi».

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