Attualità di Agostino

Piero Coda, teologo, e Umberto Galimberti, filosofo, hanno dialogato moderati da Marco Tarquinio, direttore di “Avvenire”. Le letture, in video, di Alessandro Preziosi. Il contributo degli studenti IUS
Umberto Galimberti

Quasi mille persone hanno assistito ieri sera a un affollato convegno-dibattito tra due dei massimi tenori del pensiero italiano, moderati dal direttore di uno dei giornali più noti del nostro Paese, su un tema apparentemente poco popolare: “Agostino d’Ippona: una eredità, una risorsa”. A smentire la convinzione che temi “alti” non interessino alla gente. Come accade in altri festival del pensiero in giro per l’Italia, la sete di senso e di profondità di riflessione è ben presente in larghi strati della nostra popolazione.

Se poi ad animare il dibattito sono due tra i massimi esponenti del “pensiero creativo” italiano, il filosofo e psicanalista Umberto Galimberti, e il teologo e filosofo Piero Coda, entrambi ben noti per la loro capacità di avvincere il pubblico rendendo semplici concetti complessi, ecco che si può capire come un tale evento abbia avuto tanto successo.

S’è parlato, ovviamente, dell’attualità di Agostino, del suo parlare al nostro “oggi” offrendo prospettive immortali. Una fra tutte, l’interiorità. Se Galimberti ha stigmatizzato la responsabilità del vescovo di Ippona nell’imporre alla cultura occidentale il dualismo anima/corpo, partendo da una religione come quella cristiana che più di ogni altra ha messo al centro della propria riflessione proprio il corpo («E il Verbo si fece carne», scriveva Giovanni nel prologo al suo Vangelo), Coda pur senza negare alcuni passaggi ambigui di Agostino, ha evidenziato come si debba piuttosto parlare di interiorità, luogo dove avviene l’incontro dell’uomo con Dio, dove l’uomo raggiunge la propria realizzazione piena come essere corporeo e spirituale nel contempo.

Intrecciando le loro spade, partendo da prospettive spesso divergenti ma con rispetto e reciproca stima, i due ospiti hanno appassionato il pubblico mostrando come il pensiero, quando è onesto, non rimane mai sospeso nella pura teoria, ma “passa” nella vita.

Comprimari sono stati il moderatore Marco Tarquinio, che pur manifestando l’imbarazzo del cronista nell’affrontare temi tanto alti, ha potuto anch’egli interessare i presenti con citazioni dotte d’Agostino, con sottolineature che hanno fatto meglio comprendere il pensiero degli ospiti, con quella “verve” che ci voleva, gli studenti dell’Istituto Universitario Sophia, preparati, provenienti da diversi Paesi, attenti e stimolanti, e infine la casa editrice Città Nuova, che di Agostino ha dato alle stampe l’intera opera omnia latino/italiano, opera monumentale e straordinaria, e che recentemente ha pubblicato Le Confessioni del vescovo di Ippona corredate dalla lettura intensa e precisa di Alessandro Preziosi, presente in video per contrappuntare tutta la serata.

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