“Fughe e approdi”, le Eolie della Taviani

I luogh,i set di importanti pellicole, raccontati dalla macchina da presa di Giovanna, figlia di Paolo Taviani, saggista e studiosa di cinema
Isole Eolie

Ricordate “Kaos”, il film dei fratelli Taviani di trent’anni fa? La scena in cui la famiglia di Pirandello fuggiva di nascosto verso Malta a bordo di una tartana? A guidarla c’era un giovane marinaio, Franco detto Figliodoro, un ex pescatore originario di Lipari, lo stesso che alla fine del film invitava i bambini a volare rotolando giù dalle montagne di sabbia bianca.

Tra i bambini c’era Giovanna Taviani. Diventata saggista e studiosa di cinema e letteratura, la figlia di Paolo Taviani, è passata successivamente alla macchina da presa debuttando nel 2004 come documentarista con il film “I nostri 30 anni: generazioni a confronto”, nel 2005 con “Ritorni”, e nel 2010 con “Fughe e approdi”, presentato al 67° Festival di Venezia.

Esce ora in edizione Home-video (prodotto da Kaos Cinematografica e distribuito da Terminal Video) questo omaggio alle isole Eolie in cui l’autrice configura una mappa dettagliata del contesto non solo cinematografico, ma anche storico-culturale dell’arcipelago siculo. Nel documentario, attraverso la memoria personale ed i racconti degli abitanti delle isole, la regista solca su una tartana a vela il mare ripercorrendo i luoghi che hanno visto i set di importanti film di grandi maestri del cinema che qui misero piede per accendere le proprie fantasie: da “L'avventura” di Antonioni a “Stromboli” di Rossellini, da “Il postino”di Massimo Troisi, a Caro Diario di Moretti.

Dalle Eolie partivano gli isolani per fuggire alle eruzioni, o i cavatori della pomice per difendersi dal “male di pietra”, la silicosi; e fuggivano negli anni del fascismo i confinati politici racchiusi nel castello di Lipari. E qui approdavano i novelli sposi emigrati nel mondo per conoscere le giovani mogli sposate per procura. Nel film-documentario la Taviani ci immerge in un racconto, poeticamente in bilico tra storia e cinema, del territorio e dell’immaginario delle isole tra miti e leggende, con protagonisti noti e segreti di racconti entrati nella storia. Come la “guerra dei due vulcani” tra Ingrid Bergman e Anna Magnani; la coppia Monica Vitti e Lea Massari perdersi sullo scoglio di Lisca bianca; la fuga di notte dal porto di Marina Corta di Nitti e Rosselli. Un affascinante viaggio degli occhi e del cuore, che unisce luoghi fisici meravigliosi a una geografia particolare sospesa tra realtà e immaginario cinematografico.
 

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