ThisCrush, un nuovo e controverso social network

Secondo alcuni esperti starebbe prendendo piede una nuova versione del vecchio Ask, in cui "semplici" interazioni tramite domande e risposte degeneravano in messaggi dai contenuti diffamatori. Una riflessione su che cosa fare

In principio era Ask, quel social network dove frotte di adolescenti interagivano tra di loro facendosi domande anonime. Data questa particolare natura dell’interazione, spesso le domande e le discussioni che ne nascevano potevano riguardare aspetti intimi della vita dell’interlocutore; oppure potevano sfociare nell’istigazione al suicidio, come purtroppo alcuni casi di cronaca degli scorsi anni ci hanno fatto conoscere. Poi sono arrivati Snapchat e Instagram che hanno catalizzato l’attenzione dei giovanissimi, e per Ask è cominciata una fase calante.

Sembra però, stando a quanto racconta Luca Pisano – psicoterapeuta e supervisore dell’Osservatorio nazionale sul cybercrimine -, che nel vasto mare dei social network stia prendendo piede tra i giovanissimi una nuova versione di Ask, chiamata ThisCrush, che soprattutto i ragazzi tra i 13 e i 15 anni userebbero come luogo dove scrivere messaggi di insulti e dal contenuto diffamatorio verso i propri interlocutori.

Come è nato ThisCrush

In inglese la parola crush sta ad indicare, tra i suoi vari significati, la “cotta amorosa”: e quindi, anche dando uno sguardo alle funzionalità presenti su questo nuovo social network (che a differenza di tanti altri si presenta con una grafica molto antiquata), non risulta difficile pensare che questo luogo fosse stato pensato inizialmente per dare la possibilità ai ragazzi di scrivere qualche messaggio e mettere un “like” sulla bacheca di qualcuno per comunicare che avevano un crush per quella persona. Neanche a dirlo, il tutto può avvenire in forma completamente anonima, facendo sì che la bacheca possa presto diventare il ricettacolo di messaggi dai contenuti violenti e sfondo sessuale e poco rispettosi per l’interlocutore.

Come funziona ThisCrush

A differenza di Ask, dove una domanda viene visualizzata solo nel momento in cui chi la riceve decide di rispondere, su ThisCrush la domanda o il testo scritto sulla bacheca dell’interlocutore appare subito, senza la possibilità di essere filtrato.

Accanto alla componente del mero contenuto violento o a sfondo sessuale postato, poi, c’è anche quella di viralità che trascende dall’ambiente di ThisCrush. I messaggi infatti spesso vengono “screenshottati” (ossia viene fatta un’immagine istantanea in presa diretta del messaggio visualizzato sullo schermo) e ricondivisi su altri social network, Instagram in particolare, un po’ per denunciare l’accaduto, e un po’ per far vedere agli amici la prontezza con cui si è risposto agli insulti.

Il procedimento di utilizzo da parte dei ragazzi di TheCrush è molto semplice: si iscrivono sul social network, aggiungono un link che rimanda al proprio profilo nella biografia di Instragram, e aspettano che arrivino i primi messaggi.

Cosa si può fare?

C’è da dire che, da una breve ricerca fatta, sembra comunque che questo social network non abbia ancora preso molto piede e questo può risultare un vantaggio, perché ci permette di farci trovare informati e pronti nel caso incominciasse ad essere più utilizzato.

Impedire ai ragazzi di iscriversi ad un social network come ThisCrush è pressoché impossibile. La cosa migliore da fare è sicuramente quella di iscriversi al social network, per prendere visione delle sue dinamiche interne. Per i meno temerari è comunque valido il consiglio “sempreverde”: vigilare. In questo caso la verifica da fare è quella di controllare se esiste qualche riferimento a ThisCrush nella biografia di Instagram, che risulta visibile anche se l’account è stato impostato come privato. Se è presente, può essere utile aprire il link e dare un’occhiata a cosa viene postato sul profilo corrispondente, e poi eventualmente aprire un dialogo su contenuti che riteniamo inappropriati o pericolosi.

Come spesso ripetiamo da queste pagine, diventa sempre più necessario – nel lavoro educativo per accompagnare in modo efficace i ragazzi – essere consapevoli dei mezzi e degli ambienti digitali che i più giovani utilizzano, oltre che ai comportamenti che tengono all’interno della rete. Una volta per fare questo potevano bastare buoni rapporti di vicinato; oggi internet, purtroppo o per fortuna, ci spinge verso nuove frontiere che trascendono gli spazi fisici, ma che non per questo devono solo spaventarci.

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