Il sentiero degli abeti giganti

Un'idea per una camminata in famiglia in questa fine estate
abeti giganti

La fine dell’estate e l’inizio dell’autunno sono un’ottima stagione per passeggiare in montagna: il clima è ancora mite, senza gli eccessi di caldo estivi né le piogge dell’autunno inoltrato, e generalmente non c’è nemmeno troppa folla. Tra le tante possibilità che ci sono per camminare con i bambini, vale la pena prendere in considerazione i sentieri naturalistici di cui l’Italia è ricca a tutte le sue latitudini: spesso dispongono anche di pannelli illustrativi appositamente pensati per i bambini, volti a far loro conoscere le piante e gli ecosistemi che li circondano. Noi abbiamo scelto il Sentiero degli abeti giganti, nella trentina Val Noana: una (quasi) oasi di pace nel frequentatissimo Primiero (il quasi è dovuto al fatto che anche lì in alta stagione le presenze sono comunque significative, per quanto assai minori che nel resto del circondario).

Si parte dalla Casina Forestale Valpiana (1135 m slm) nel comune di Mezzano, raggiungibile dalla strada provinciale 221 della Val Noana. Dopo aver posteggiato l’auto, si imbocca il Sentiero degli abeti giganti, ben segnalato. Sono due i percorsi ad anello disponibili: uno più corto e di dislivello minimo, lungo circa due km e mezzo, e uno più lungo, di poco meno di 8 km e 450 metri di dislivello. Va da sé che il primo è il più adatto alle famiglie con bambini piccoli, mentre il secondo è più impegnativo ma sicuramente più interessante per bimbi un po’ più grandi, che possono apprezzare meglio la varietà dei panorami, degli ambienti e dei tipi di terreno; ed anche la sosta a Malga Coston, dove in estate ci sono le mucche al pascolo e si gode una vista pittoresca sul Monte Pavione.

Qualunque dei due percorsi scegliate, ad ogni modo, sarà un viaggio alla scoperta di abeti rossi, bianchi, faggi e tassi; ma anche molte altre piante del sottobosco, tutte ben illustrate in pannelli esplicativi adatti anche ai bambini date le numerose illustrazioni. Insomma, da madre che non saprebbe distinguere una quercia da un carpino, sentire la propria figlia di 5 anni dire “Mamma, guarda, c’è il segno del sentiero su quel faggio!” è una grande soddisfazione. L’ambiente del bosco di abeti rossi ha del fiabesco, con i raggi di luce che filtrano attraverso le chiome di questi alberi alti anche decine di metri. Insomma, quale modo migliore per far capire ai bambini che anche la natura è un grande parco divertimenti.

Il sentiero è ben tenuto e agevolmente praticabile, ma non adatto ai passeggini: il consiglio per chi ha bimbi che ancora non camminano è quindi quello di utilizzare uno zaino portabambini o un marsupio.

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