Esteri

Mongolia, proteste contro il furto di fondi pubblici

I manifestanti bloccano la capitale perché vengano individuati i responsabili all'interno del governo

Police form up behind shields during a protest on Sukhbaatar Square in Ulaanbaatar in Mongolia on Monday, Dec. 5, 2022. Protesters angered by allegations of corruption linked to Mongolia's coal trade with China have stormed the State Palace in the capital, demanding dismissals of officials involved in the scandal. (AP Photo/Alexander Nikolskiy)
Protesters gather on Sukhbaatar Square in Ulaanbaatar in Mongolia on Monday, Dec. 5, 2022. Protesters angered by allegations of corruption linked to Mongolia's coal trade with China have stormed the State Palace in the capital, demanding dismissals of officials involved in the scandal. (AP Photo/Alexander Nikolskiy)
A protester waves a Mongolian national flag as protesters gather on the steps of the State Palace in Ulaanbaatar in Mongolia on Monday, Dec. 5, 2022. Protesters angered by allegations of corruption linked to Mongolia's coal trade with China have stormed the State Palace in the capital, demanding dismissals of officials involved in the scandal. (AP Photo/Alexander Nikolskiy)
Protesters scramble up the steps of the State Palace on Sukhbaatar Square in Ulaanbaatar in Mongolia on Monday, Dec. 5, 2022. Protesters angered by allegations of corruption linked to Mongolia's coal trade with China have stormed the State Palace in the capital, demanding dismissals of officials involved in the scandal. (AP Photo/Alexander Nikolskiy)
Protesters gather on Sukhbaatar Square in Ulaanbaatar in Mongolia on Monday, Dec. 5, 2022. Protesters angered by allegations of corruption linked to Mongolia's coal trade with China have stormed the State Palace in the capital, demanding dismissals of officials involved in the scandal. (AP Photo/Alexander Nikolskiy)
Protesters surge near a police line near the State Palace on Sukhbaatar Square in Ulaanbaatar in Mongolia on Monday, Dec. 5, 2022. Protesters angered by allegations of corruption linked to Mongolia's coal trade with China have stormed the State Palace in the capital, demanding dismissals of officials involved in the scandal. (AP Photo/Alexander Nikolskiy)
Protesters gather near the State Palace on Sukhbaatar Square in Ulaanbaatar in Mongolia on Monday, Dec. 5, 2022. Protesters angered by allegations of corruption linked to Mongolia's coal trade with China have stormed the State Palace in the capital, demanding dismissals of officials involved in the scandal. (AP Photo/Alexander Nikolskiy)
Security personnel react to protesters near the State Palace on Sukhbaatar Square in Ulaanbaatar in Mongolia on Monday, Dec. 5, 2022. Protesters angered by allegations of corruption linked to Mongolia's coal trade with China have stormed the State Palace in the capital, demanding dismissals of officials involved in the scandal. (AP Photo/Alexander Nikolskiy)

Nonostante la temperatura di -21°ieri sera centinaia di manifestanti, soprattutto giovani, hanno invaso piazza Sukhbaatar per tentare di prendere d’assalto il Palazzo del Governo nella capitale Ulaanbaatar dopo la notizia di un caso di corruzione e furto di fondi pubblici per 12,8 miliardi di dollari legato all’esportazione di carbone in Cina, chiedendo il licenziamento dei funzionari coinvolti nello scandalo. L’impresa è stata vana e in serata la maggior parte delle manifestazioni erano state disperse.

Il furto dei fondi pubblici è stato confermato oggi in conferenza stampa dal ministro dello Sviluppo economico, Khurelbaatar Chimed che punta il dito contro i dirigenti della società statale d’investimento Erdenes Mongol il cui amministratore delegato, Gankhuyag Battulga, era già stato licenziato lo scorso ottobre senza che venisse fornita alcuna motivazione.  A metà novembre poi l’autorità anticorruzione nazionale aveva annunciato che più di 30 funzionari erano indagati per appropriazione indebita.

La notizia sul furto di carbone, diffusa nei giorni scorsi, si è aggiunta al malcontento della popolazione per la situazione economica: dopo l’invasione della Russia in Ucraina l’inflazione è schizzata al 15,2% e la chiusura dei confini da parte della Cina per la politica “zero covid” ha ridotto gli scambi commerciali. L’86% delle esportazioni della Mongolia – metà delle quali di carbone – sono dirette verso la Cina e un quarto del prodotto interno lordo della Mongolia proviene dal settore minerario.

Secondo le indiscrezioni trapelate finora, si presume che i funzionari abbiano sfruttato le miniere di carbone per realizzare profitti illegali con la Cina.

«Le persone sono arrabbiate per questo caso perché è stato loro promesso che la ricchezza del Paese sarebbe stata condivisa con loro», ha detto ad Al Jazeera Jana Zilkova, direttrice di Caritas Repubblica Ceca a Ulaanbaatar.

Il presidente mongolo, Khurelsukh Ukhnaa, questa mattina ha proposto lo scioglimento del Parlamento. (Foto AP)

Sostieni l’informazione libera di Città Nuova! Come? Scopri le nostre rivistei corsi di formazione agile e i nostri progetti. Insieme possiamo fare la differenza! Per informazioni: rete@cittanuova.it

Guarda anche

Esteri
La Russia alle urne

La Russia alle urne

di

I più visti della settimana

Politica
Chi ha paura di Julian Assange?

Chi ha paura di Julian Assange?

di
Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons