Emergenze

Il 2021 è stato l’anno più antisemita del decennio

Negli ultimi giorni un ragazzino ebreo è stato aggredito da due ragazze: è solo l'ultimo, gravissimo, episodio di un periodo segnato dall'odio contro gli ebrei.

Ebrei indiani
Dialogo tra cattolici ed ebrei
Protesta degli ebrei ultraortodossi
La senatrice a vita Liliana Segre.
Foto Marco Alpozzi / LaPresse

L’ultimo episodio di cui si è parlato sui mezzi di informazione riguarda un ragazzino di 12 anni aggredito perché ebreo da due ragazze più grandi di qualche anno. “Sei un ebreo, devi morire nei forni”, gli hanno gridato, sputandogli addosso e picchiandolo senza che nessuno, a Campiglia Marittima, in provincia di Livorno, lo aiutasse.

L’orrore della Shoah sembra essere svanito dalla memoria davanti ai dati dell’Organizzazione sionista mondiale, che – insieme all’Agenzia ebraica – ha fatto sapere che l’anno appena passato, il 2021, è stato il più antisemita dell’ultimo decennio. Ogni giorno, nel mondo, si sono verificati più di 10 “incidenti”: aggressioni, insulti, discriminazioni, vandalismo, propaganda… Tuttavia, fortunatamente, nessun ebreo è stato ucciso per antisemitismo.

Il continente più antisemita è stato l’Europa, con circa la metà dei casi totali, seguito dall’America del Nord e dall’Australia.E purtroppo, la violenza – anche verbale – non ha risparmiato nemmeno i sopravvissuti ai campi di sterminio, come la senatrice a vita Liliana Segre, più volte presa di mira con minacce e insulti.

Quanto accade impone una seria riflessione e non solo oggi che celebriamo la Giornata della memoria per ricordare la  liberazione di Auschwitz da parte dei russi nel 1945. L’orrore vissuto nei campi di concentramento, le discriminazioni, non vanno dimenticati per non rischiare di doverli rivivere ancora.

Nel suo messaggio per la Giornata della memoria, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha detto: “La giornata della Memoria non ci impone solamente di ricordare i milioni di morti, i lutti e le sofferenze di tante vittime innocenti. Ma ci invita a prevenire e combattere, oggi e nel futuro, ogni germe di razzismo, antisemitismo, discriminazione e intolleranza. A partire dai banchi di scuola. Perché la conoscenza, l’informazione e l’educazione rivestono un ruolo fondamentale nel promuovere una società giusta e solidale. E, come recenti episodi di cronaca attestano, mai deve essere abbassata la guardia”. Auschwitz, ha aggiunto Mattarella, “con i suoi lugubri reticolati, le ciminiere e le camere a gas, è diventato il simbolo dell’orrore nazista, del male assoluto. Ma è, e deve essere, la testimonianza costante di quali misfatti sia capace l’uomo quando si abbandona, tradendo la sua stessa umanità, a sentimenti, parole e ideologie di odio e di morte».

 

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