Messaggi da Sophia

Fine semestre: tempo di esami e di iscrizioni. Bilanci e prospettive di studenti e professori.
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L’Istituto universitario Sophia (vedi Città nuova n. 22/2008) è uno dei fiori all’occhiello di quella cultura dell’unità che Chiara Lubich tanto amava. Anzi, l’istituzione di Sophia è stato il suo ultimo atto ufficiale, prima della partenza. Il primo semestre si avvia ormai alla conclusione; per un bilancio lasciamo il microfono ai protagonisti. Fiducia La crisi economica in atto nel mondo non è solo questione di tecnica, ma anche di fiducia, argomento che non si impara a scuola. Qui invece si vive, c’è la carica e il patrimonio di un movimento basato sulla fiducia tra culture e religioni, sull’accoglienza della ricchezza dell’altro. Se voglio contribuire a migliorare la situazione economica devo imparare a costruire rapporti, in senso professionale e non solo. Sono non vedente, ma non è un ostacolo: ho l’aiuto dei compagni di studio, per esempio Kakà che mi legge i testi ad alta voce e poi ripetiamo insieme. A lezione ascolto, intervengo e, se necessario, prendo appunti in braille. Caelison – Brasile economista quadra La capacità di lavorare in squadra è sempre più valutata nel mercato. Per questo l’approccio multi-disciplinare di Sophia è quello giusto per formare leader capaci di armonizzare una squadra di professionisti, differenti per idee, cultura e campi di competenza. Kakà – Brasile Ingegnere elettronico, esperto di management Testimone In un mondo nichilista, in cui si crede solo a quello che si vede, da sempre ho cercato i fondamenti dell’uomo, di un nuovo umanesimo. Sono venuto per questo al corso di laurea Fondamenti e prospettive della cultura dell’unità e non sono deluso, anzi: sono testimone che è possibile amare e vivere per gli altri. Juan Pablo – Colombia Storico Sfida professionale Non ho mai avuto studenti così motivati. A lezione c’è vero lavoro di approfondimento, non si danno pace se non capiscono qualcosa, mi cercano anche fuori orario. Mi sento professionalmente sfidato: ho dovuto riscrivere il contenuto del corso per adeguarlo all’interazione con gli studenti. I colleghi della mia vecchia università di Budapest mi chiedono spesso se ho autorità, se faccio preferenze tra gli studenti. Ma questa vicinanza spirituale e di vita non significa confusione di ruoli: cerchiamo di dare tutto l’aiuto possibile, ma gli esami sono una verifica vera, senza sconti. Fondamentale è anche il cosiddetto Seminario dei professori, incontro settimanale per condividere progetti di insegnamento e ricerca. Pàl Toth – Ungheria professore di filosofia del linguaggio Unificare Stando qui si capisce perché i grandi filosofi sostengono che la filosofia si impara in comunità, che nella dimensione relazionale si scopre la verità. I corsi corrispondono a quello che viviamo, per cui abbiamo un nucleo su cui costruire il nostro percorso professionale e unificare la vita, lavorativa e no. Clement – Francia Ingegnere aeronautico Eventi Ci sono le lezioni, ma anche tante visite di politici, vescovi, professori, giornalisti, incontri con persone di cultura e religioni diverse. Mitsuè – Giappone graphic designer Non mollare Gli studenti hanno formazioni molto diverse, per cui insegnare per esempio la matematica non è così facile, serve una continua verifica se la lezione è comprensibile per tutti. Questo non significa evitare gli argomenti difficili o annacquare il corso: se durante la lezione vedo che qualcuno non capisce, non mollo finché tutti non mi seguono. Lidia Obojska – Polonia professore di analisi e fondamenti di matematica Aiuto Vengo dal sistema di studio anglosassone, in cui ci sono pochi esami orali rispetto agli scritti; in più ero abituata a studiare da sola. Invece ho scoperto che farlo insieme è una ricchezza. I professori poi sono esigenti riguardo allo studio e durante gli esami, ma ci danno suggerimenti su come migliorare. Desy – Filippine relazioni internazionali Fatica Non sono riuscita a superare tutti gli esami del semestre perché erano tanti. Tanti ma non troppi, perché questi saperi sono collegati: studiando teologia o filosofia capisci meglio anche la tua professione, vedi collegamenti che non immaginavi, ti arricchisci. Assumpta – Ruanda scienze sociali Integralità Siamo venuti per vedere come si può incarnare il Vangelo nelle categorie intellettuali. Ci piace l’integralità dell’approccio, scoprire che per un avvocato sono importanti anche ecologia, commercio, logica. Anche come coppia sentiamo di avere un equilibrio nuovo. Nacho e Rocio – Argentina avvocati Programmi A febbraio sono iniziate le Cattedre di Sophia, con l’intervento di Sergio Zavoli. Sono conferenze periodiche di personalità autorevoli, aperte ad un pubblico esterno al cerchio accademico stretto. Ad aprile ospiteremo il seminario internazionale su L’idea di università. A maggio la cattedra di Zamagni. A giugno uscirà il primo numero della rivista Sophia, semestrale di taglio accademico e scientifico, con contributi di docenti interni ed esterni, oltre alla newsletter bimestrale. Nel frattempo stanno partendo le iscrizioni al secondo anno, con la scelta tra indirizzo teologico-filosofico e politico- economico. Infine l’editoria (Città Nuova): nella collana Universitas uscirà il testo sulla musica di Therese Henderson, nella collana X-corsi, la Teologia trinitaria del preside Piero Coda. Nella collana Biblioteca di Sophia il primo classico della cultura dell’unità, con i discorsi di Chiara in occasione dei conferimenti accademici. Anche le cattedre di Sophia daranno luogo a pubblicazioni composte dalla lectio dell’autore, con intervista e scheda bibliografica. Ettore Coppola – Italia pubbliche relazioni per Sophia

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