Il capitalismo e il sacro
Era difficile immaginare che la Scuola di Economia Biblica, iniziata a giugno 2017, avrebbe avuto una crescita di tutto rispetto. La prima edizione della Scuola infatti aveva solo quattordici iscritti, le ultime hanno superato i quaranta. In due anni sono stati realizzati cinque corsi al Polo Lionello Bonfanti di Loppiano e altri sono stati attivati su iniziativa di altre organizzazioni.
Il motivo di questo successo si comprende dalle parole dei corsisti che raccontano il capovolgimento di prospettive – esistenziali e culturali – vissuto nella full immersion di un testo biblico riletto sotto la lente proposta da Luigino Bruni. E sappiamo bene che tutto ciò che porta rinnovamento viene velocemente raccontato, condiviso e moltiplicato.
L’aspetto che maggiormente incide nell’esperienza dei partecipanti alla Scuola di Economia Biblica è la scoperta del grande protagonismo, nella Bibbia, di uomini e donne che con grande forza e altrettanto grandi debolezze cercano di mantenere integro (e quindi non contaminato con gli idoli dei popoli circostanti) il cammino dietro la Voce che ha segnato la storia della loro vita e del loro popolo.
La sesta edizione della Scuola rappresenta tuttavia una parentesi nel percorso condotto sino a qui. Il 2020 infatti si apre al Polo Lionello Bonfanti con il corso sul tema Il capitalismo e il sacro che affronterà un argomento svincolato da un unico Libro biblico. Luigino Bruni infatti analizzerà idee, teorie e parole che, pur generate dalla dimensione religiosa dell’esperienza umana, attraversano e influenzano la storia economica e civile del mondo occidentale, anche quella contemporanea.
Si tratterà quindi di un corso peculiare, che riprende temi presentati in cinque puntate della trasmissione Uomini e Profeti di Radio Rai Tre e ora raccolti in un libro in uscita il 20 novembre.
Spiega Bruni: «Questo corso si presenta con alcuni aspetti diversi rispetto alle precedenti edizioni della Scuola di Economia Biblica. Servirà a offrire delle chiavi di lettura e di comprensione diverse del capitalismo del nostro secolo a partire dall’ipotesi che per capire ciò che sta accadendo alle grandi imprese e alle strutture del consumo e della finanza del nostro tempo, occorrono alcune categorie più di tipo religioso che di tipo tecnico, in quanto non è sufficiente capire i sistemi di funzionamento dei mercati o conoscere la teoria economica, ma occorre conoscere aspetti che sono più simili alle religioni che non alle teorie economiche da un punto di vista scientifico. Per questo cercheremo di guardare all’economia del nostro tempo partendo da alcuni grandi temi biblici (e non solo), come il sacrificio, la gratuità e da lì cercare di capire perché la nostra economia ha utilizzato le categorie del sacro togliendole dal loro ambiente biblico e usandole in un contesto molto artificiale e con obiettivi che sono quelli soliti delle imprese».
La Scuola di Economia Biblica si svolgerà nel weekend dell’11 e 12 gennaio 2020 presso il Polo Lionello Bonfanti.