Essere tutor di Teens, la rivista dei ragazzi per i ragazzi

Un’esperienza personale su cosa significa lavorare per un giornale scritto da ragazzi, per i ragazzi.
Foto da Pexels.

Cos’è Teens? È una rivista che ha da poco compiuto i primi dieci anni di vita, il suo motto: “Scritto dai ragazzi per i ragazzi”. Vincitore del premio Chiavari, Teens si distingue appunto per avere una redazione interamente costituita da giovani, aspiranti giornalisti e non, le cui parole raggiungono i coetanei, gli adulti, entrano nelle scuole ma anche nelle carceri minorili.

Ad accompagnare questo loro lavoro, in modo che si possano esprimere nel modo più libero e professionale, ci sono i tutor, un gruppo di ragazzi più grandi, un tempo anche redattori di Teens. Cosa significa accompagnare i giovani in questo percorso di condivisione delle proprie idee, importantissimo per la loro crescita e fondamentale per comunicare al mondo la loro visione della realtà?

Secondo Marco D’Ercole, oggi universitario, studente di un corso di Laurea magistrale in data science e tutor, significa questo: “Teens è crescita. I motivi per dare questa definizione sono tanti. L’ho visto nascere e svilupparsi -ci scrivo da quando avevo quattordici anni. Ho imparato davvero molto da Teens e con Teens. Oggi sono tutor e quindi ho un ruolo diverso nella rivista rispetto a quando ci scrivevo nella mia adolescenza. Tuttavia, quello che la rivista mi continua a dare non è cambiato. Sento che non smetto di crescere e che adesso posso anche io, in primis, aiutare i ragazzi sotto ogni punto di vista”.

Essere tutor non è infatti, solo, correggere la grammatica e la sintassi dei lavori dei ragazzi, ma sostenerli nell’esprimere ciò che sentono, correggerli nel percorso, accompagnarli nell’esplorazione della realtà attraverso le loro ricerche e interviste, insegnargli a lavorare in gruppo. Andrea Conte, insegnante di materie scientifiche alle scuole superiori e tutor, racconta: “In questo ruolo, ho il privilegio di accompagnare i ragazzi nel loro percorso di apprendimento della scrittura, fornendo loro supporto e guida. Non si tratta semplicemente di correggere grammatica e stile, ma di incoraggiare la creatività, la ricerca e l’espressione personale. La mia passione per la scienza, in particolare per l’astrofisica e la matematica, mi permette di arricchire il loro bagaglio di conoscenze e di stimolare la loro curiosità verso il mondo che li circonda. Credo con fermezza nell’importanza di trasmettere valori come la perseveranza, il rispetto e la collaborazione. Questi principi sono essenziali per la crescita personale e per la formazione di cittadini responsabili. Vedere i ragazzi evolversi, acquisire nuove competenze e sviluppare una propria voce autonoma è una soddisfazione immensa”.

Teens, copertina 01 2024.

Benedetta Ciriolo invece, studentessa di Ingegneria clinica, descrive così questa prima esperienza in qualità di tutor da poco più di un anno, dopo aver scritto a lungo per la rivista: “Ho scelto di proseguire la mia esperienza in Teens come tutor perché è un ambiente dinamico in cui trovo molti stimoli per la mente e che offre un’ampia visione sugli interessi dei ragazzi giovanissimi che cominciano ad affacciarsi sul mondo. Trovo che le loro idee, i temi che scelgono di trattare, siano spesso sorprendenti. Sono occasioni per scoprire punti di vista diversi dal mio. Ad esempio, nella fase di lavorazione dell’ultimo numero ‘Uguaglianza e rispetto’ di gennaio e febbraio, ho seguito un articolo in cui un giovane redattore ha spiegato il genere musicale trap. Bisognava scegliere una canzone come esempio. Purtroppo, però, non essendo un genere a cui sono avvezza, lo associavo esclusivamente a testi negativi. Dunque, ho fatto ricerche per conto mio, ho ascoltato un po’ di canzoni finché non ne ho trovata una più adatta a Teens, riguardo l’affrontare le sfide della vita con determinazione. Il suggerimento è piaciuto anche al redattore e così l’abbiamo inserita nell’articolo. Continua a non essere il mio genere preferito ma ho scoperto, grazie all’idea del giovane collaboratore, che anche in questo ambito ci sono canzoni che trattano temi positivi, superando i miei pregiudizi”.

Dal mio canto, posso raccontare che Teens è parte integrante del mio percorso di vita e lavorativo. Per il primo, lavorare con i più giovani mi insegna ogni giorno moltissime cose. Senza dubbio a coordinarmi sempre meglio in un gruppo in costante cambiamento. La redazione Teens è un telescopio sociale. Per me, studentessa di Scienze della comunicazione, relazioni pubbliche e giornalismo, è un modo di osservare le tendenze e le prerogative delle nuove generazioni. Vedere in che modo si approcciano al mondo e quali sono le loro urgenze comunicative. È affascinante. È come se attraverso le loro parole mi affidassero i loro sogni e le loro speranze, le lotte quotidiane e le gioie, rendendomi responsabile di aiutarli a veicolarle nel modo giusto agli altri. Ci sono articoli dei ragazzi che mi emozionano, altri che mi fanno scoprire cose nuove. Alcuni diventano un mezzo per confrontarsi e comprendersi nelle proprie differenze, altri occasioni per formare i giovani redattori nelle loro capacità comunicative. Aiutarli a trovare le parole per esprimere ciò che pensano è un esercizio che sarà loro molto utile nella vita futura, per portare avanti le proprie idee e confrontarsi, con rispetto, con il mondo.

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