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Persona e famiglia > Famiglia

Cosa vuola la famiglia?

di Nedo Pozzi

- Fonte: Città Nuova

Un tema eticamente sensibile quale il riconoscimento dei diritti delle persone che fanno parte delle unioni civili (come dice il ministro Bindi), sta infiammando la discussione sociale e politica nel nostro paese. L’oggetto del contendere è il riconoscimento dei diritti civili (eredità tra conviventi, assistenza sanitaria e sociale per sé e per i figli, ecc.) a chi, pur convivendo more uxorio con altra persona, rifiuta o non può contrarre il matrimonio. Si tratta di un dovere in base agli articoli 2 e 3 della Costituzione (diritti dei cittadini e tutela delle formazioni sociali anche diverse dalla famiglia), oppure è un tentativo di sradicamento della famiglia fondata sul matrimonio e riconosciuta base della nostra società secondo l’articolo 29 della stessa Costituzione? Il quesito non è da poco, anche se è cavalcato da gente (di destra, di centro e di sinistra) cui della famiglia interessa poco o nulla, miranti solo a mettere in difficoltà o difendere il governo. Nella notte delle coscienze, sentiamo illuminanti le parole del papa, che pur riconoscendo la legittima autonomia delle realtà terrene, invita le famiglie a mostrare che Dio è amore e vuole il bene e la felicità di tutti gli uomini. Questa bella affermazione ci fa riflettere: sull’identità della famiglia oggi, cioè di quella unione frutto di relazione tra un uomo e una donna, aperta alla vita e appartenente a tutte le culture. È il residuato di un sistema sociale ormai in via di dissolvenza, oppure, come sostiene Chiara Lubich, nel suo mistero d’amore essa è perenne sorgente e modello della convivenza umana? Oggi, ha ancora qualcosa da dire e da dare la più antica forma associativa umana? Nella società liquida in cui stiamo, dove tutto è cangiante e fluido, dove strutture e schemi hanno vita breve con scarsa stabilità, risulta quasi palpabile la solidità dei valori che la famiglia offre, la sicurezza dei riferimenti antropologici, il calore e i colori che fanno umana la convivenza. Amore, bene, felicità sono stupende realtà spirituali ed umane, integralmente laiche… La famiglia non è un santino da sacrestia legato a pratiche confessionali. È uno scrigno di valori integralmente umani la cui sacralità è pari alla totale laicità. Nel senso che è per tutti, come a tutti si offre la primavera che rinnova il miracolo della vita. Per la famiglia quindi, il pericolo non viene soltanto dal riconoscimento eventuale di diritti civili a persone che sono sempre figli suoi. Essa ha soprattutto bisogno che le forze politiche le offrano un habitat sociale favorevole, ove vivere e spargere i valori di comunione, solidarietà, reciprocità e spirito di servizio, norma della sua esistenza. Se i politici (di destra, di centro, di sinistra) pensassero a questo…

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