Brevi solidarietà

SCAMBI NORD-SUD Giangukai: scuola incontra scuola Cesvi (Cooperazione e sviluppo, un’associazione umanitaria fondata a Bergamo nel 1996) e Shave the Children sono impegnati dal 2003 nella realizzazione di Giangukai, la nostra scuola, il nostro futuro. Il progetto, cofinanziato per il 75 per cento dall’Unione europea, prevede il gemellaggio tra scuole elementari in Italia, Regno Unito, Brasile, Uganda, Senegal e India per la produzione di materiale didattico multimediale e di linee guida per gli insegnanti che vogliano realizzare scambi didattico- educativi tra il Nord e il Sud del mondo. Le scuole coinvolte sono state 30, gemellate in una redazione virtuale, all’interno della quale si è offerta ai ragazzi un’opportunità davvero preziosa di scambio di informazioni e conoscenze. Tutto ciò per sviluppare la loro curiosità e la voglia di aprirsi a nuovi argomenti, con comprensione e rispetto per le altre culture. Tramite il progetto Giangukai, 1.800 bambini di tutto il mondo sono entrati in relazione tra di loro ed hanno imparato a comunicare attraverso linguaggi non verbali (foto, disegni). Le famiglie di questi bambini sono state coinvolte tramite le attività del progetto e quindi sensibilizzate al tema del diritto allo studio. Gli insegnanti si sono confrontati con i loro colleghi distanti ed operanti in contesti scolastici così diversi. E, infine, 30 scuole (60 classi) hanno potuto sperimentare attività didattiche con un sostegno formativo e trovare insieme uno spazio per dar voce ai propri bisogni. Per conoscere meglio il progetto, si può accedere al sito:www.giangukai.org BAMBINI IN OSPEDALE Un cestino di pere per un sorriso Si è svolta sabato 30 settembre, in tutta Italia, la Seconda giornata nazionale per Amore, per Abio – organizzata dalla Fondazione Abio Italia per il bambino in ospedale onlus – per diffondere il messaggio che l’associazione porta avanti da 30 anni: promuovere l’umanizzazione dell’ospedale sdrammatizzando l’impatto del bambino e della sua famiglia con le strutture sanitarie. I 4.500 volontari Abio hanno fatto conoscere in cento piazze italiane le attività della fondazione e delle associazioni Abio locali. Sono stati distribuiti cestini di pere che, a fronte di un’offerta minima di 7 euro, contribuiranno a finanziare corsi di formazione per nuovi volontari, apertura di nuove sedi e acquisto di giocattoli e materiale per assicurare ai piccoli ricoverati una degenza possibilmente serena. Il loro sorriso è troppo importante per permettere che si spenga nei lettini dell’ospedale.

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